Per mitigare l’impatto della difficile situazione economica che grava sulle imprese polacche a seguito della pandemia, sono state introdotte diverse misure di sostegno volte a sostenere la liquidità, quali esenzioni, differimenti di tasse e contributi. Di conseguenza, secondo uno studio Coface, malgrado l’ampiezza della crisi economica, i ritardi di pagamento delle imprese si sono ridotti. Con la graduale eliminazione delle misure di supporto nel corso del 2021, due terzi delle imprese si aspetta che la propria attività subisca un peggioramento quest’anno.

  • In Polonia, le imprese registrano termini di pagamento medi pari a 48 giorni, 9 giorni in meno rispetto al 2019.
  • I ritardi di pagamento sono una pratica ricorrente nelle imprese polacche. Solo il 2,4% delle imprese ha dichiarato di non aver subito ritardi.
  • L’11% delle imprese intervistate ha registrato un totale di crediti in sofferenza di oltre sei mesi, che equivalgono a oltre il 10% del fatturato annuo (contro il 16% l’anno prima).
  • L’economia polacca ha subito una contrazione del 2,8% nel 2020 ; Coface stima una crescita del 4% nel 2021.
  • Malgrado le diverse misure a sostegno alla liquidità (esenzioni, differimenti fiscali e previdenziali), il 43% delle imprese non ha beneficiato di alcuna forma di assistenza.
  • Con la graduale cancellazione delle misure di aiuto previste nel 2021, due terzi delle imprese prevedono un deterioramento della propria attività commerciale quest’anno.

L’indagine di Coface sui pagamenti delle imprese in Polonia ha confermato che la situazione di liquidità delle imprese non ha subito un deterioramento significativo. Grazie a un’ampia gamma di strumenti di supporto, i termini di pagamento medi sono diminuiti a 48 giorni a novembre 2020 (rispetto ai 57 giorni dell’anno precedente), dichiara Grzegorz Sielewicz, Economista di Coface per l’Europa centrale e orientale. Tuttavia, proprio come gli aiuti si sono rivelati utili l’anno precedente, la loro interruzione quest’anno potrebbe causare un rapido peggioramento del quadro piuttosto ottimista della situazione di liquidità delle imprese polacche”, aggiunge.

Malgrado il miglioramento della situazione di liquidità, la maggior parte delle imprese ha affermato che l’impatto della pandemia sull’economia polaccacostituisce la loro più grande minaccia. Le imprese intervistate prevedono che gli effetti della pandemia si paleseranno con un certo ritardo. Inoltre, le misure a sostegno dell’economia saranno gradualmente eliminate nel momento della ripresa. Infine, le imprese intervistate temono effetti sulla liquidità, soprattutto perché più della metà di esse ha beneficiato degli aiuti. Secondo lo studio Coface, 7 settori su 12 registreranno un aumento dei ritardi di pagamento nei prossimi mesi, questo porta le imprese ad essere pessimiste sull’anno in corso.

“L’economia polacca, la quinta per dimensioni in Unione Europea, ha subito una contrazione del 2,8% nel 2020” – Ernesto De Martinis, Ceo di Coface in Italia e Head of Strategy Regione Mediterraneo & Africa – “Le stime di Coface sottolineano però un rimbalzo quest’anno con una crescita di circa il 4%. Bisogna comunque porre molta attenzione al graduale taglio delle misure di aiuto, senza le quali molte imprese potrebbero essere in difficoltà”.