di Carlo Giuro
Il sistema sanitario è impegnato a fronteggiare gli effetti di quella che in un recente articolo della autorevole rivista scientifica The Lancet è più corretto definire come «sindemia» con l’interazione di diverse patologie, l’infezione da SARS-CoV-2 e una serie di patologie non trasmissibili. Il tutto in un contesto evolutivo generale caratterizzato da sfide decisive come la gestione dell’invecchiamento e delle vecchie e nuove cronicità. Come si è atteggiata la sanità integrativa nel corso dell’emergenza epidemiologica e quali sembrano essere le tendenze in fieri?

In termini generali, il settore continua a crescere per dimensioni, sia nella sua componente collettiva che nelle forme individuali; continua a crescere anche l’interesse del mercato assicurativo e dei servizi per il segmento sanitario in risposta a una crescente percezione del bisogno «salute» da parte della popolazione. Partendo dai fondi sanitari, alcuni hanno inserito all’interno dell’elenco delle prestazioni offerte, e senza un maggior aggravio contributivo a carico dell’iscritto, delle coperture specifiche legate al rischio Covid-19 come il riconoscimento di una diaria per il periodo di quarantena (accertata tramite test del tampone); il riconoscimento di una diaria o di una maggiore diaria per il caso di ricovero in ospedale e per i casi di ricovero in gravi situazioni (es. terapia intensiva); la copertura delle spese di sostegno psicologico durante il periodo di isolamento forzato.

Per quel che riguarda le polizze sanitarie salute, collettive e individuali, come evidenzia l’Ivass nel proprio Report sull’Analisi del Trend dell’Offerta Prodotti Assicurativi relativo al primo semestre del 2020, sono state riconosciute da alcune compagnie estensioni, ove non già previste, delle coperture in caso di pandemia, azzeramento del periodo di carenza contrattuale ed equiparazione del periodo di quarantena al ricovero ospedaliero.

Altre iniziative hanno riguardato proroghe temporanee del periodo di mora (fino a 60 giorni); sospensione dell’attività di recupero crediti e di notifica dei decreti ingiuntivi; non applicazione di franchigie e rivalse contrattuali; aumento dei massimali; prolungamento oltre i 90 giorni delle coperture per il rimborso di spese mediche e, in alcuni casi, potenziamento gratuito e con effetto retroattivo delle coperture Diaria e Rimborso Spese Mediche da ricovero ospedaliero, con maggiorazioni degli importi di diaria e riconoscimento di indennizzi forfettari più elevati rispetto a quanto previsto nelle condizioni contrattuali; servizi informativi di assistenza telefonica sul Covid 19, video consulti e teleconsulti medici gratuiti. In taluni casi le estensioni di copertura sono state previste a favore dei familiari contagiati dal virus, con raddoppio della diaria e dell’indennità in caso di ricovero in struttura pubblica.

Quali sembrano essere le tendenze prospettiche? Il Sistema sanitario nazionale verrà rafforzato alla luce degli obiettivi che vengono individuati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza da presentare a Bruxelles entro fine aprile per accedere alle risorse del Next Generation Eu.

Il Premier Draghi ha parlato, in particolare nel discorso di richiesta fiducia al Senato, della necessità di rafforzare il sistema sanitario territoriale e di agevolare le cure domestiche con la telemedicina. Si delinea poi sempre più un assetto del sistema sanitario così come è già accaduto in ambito previdenziale in cui, al fianco del pilastro pubblico, si abbinerà il pilastro della sanità complementare con riferimento al quale si delinea, in base alle esigenze palesate dall’esperienza del Covid-19 e alla crescente sensibilità per il tema «salute», il potenziamento del ruolo di integrazione del sistema sanitario in diversi ambiti, quali, la prevenzione, soprattutto per le malattie croniche degenerative, l’implementazione della Long term care, l’attivazione di servizi di teleconsulto medico e di video consulto specialistico nelle varie discipline mediche per i casi in cui non sia necessario un contatto diretto, la medicina digitale, l’assistenza psicologica, l’odontoiatria.

Non è da escludere poi che, nell’ambito di una revisione più complessiva del nostro sistema fiscale, annunciata dal Presidente del Consiglio in Parlamento, possa esserci una revisione delle agevolazioni fiscali per la sanità integrativa (al momento si prevede le deducibilità entro il limite dei 3615,20 euro dei contributi ai fondi sanitari collettivi mentre invece non si prevedono benefici per le polizze sanitarie individuali). (riproduzione riservata)

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