di Anna Messia
Con la pandemia è lievitata la voglia di assicurarsi. Sei persone su dieci che sono state colpite dalla crisi economica provocata dal virus sarebbero oggi interessate a comprare una polizza che indennizzi tre mesi di perdita di reddito in caso di perdita di lavoro, come pure ad acquistare un prodotto che paghi le eventuali spese di ricovero causato dal Covid-19. Mentre circa una persona su due (41%), tra coloro che non hanno risentito più di tanto dalla pandemia, è oggi interessata ad acquistare un prodotto che paghi le spese di ricovero e pure una clausola che consenta l’accesso ai fondi in caso di emergenza (34%). Sono i risultati della ricerca EY Italy Insurance Consumer and small business owner realizzata dalla società di consulenza intervistando 300 clienti retail e 200 piccoli imprenditori dalla quale emergono chiaramente «alcuni bisogno insoddisfatti legati alla pandemia che richiedono al settore assicurativo di innovare rapidamente i prodotti offerti», spiega Paolo Ratti, Italy Insurance leader di EY, come per esempio «un’assicurazione che protegga dalla responsabilità di infettare altre persone, interessante per il 51% degli intervistati, e polizze Auto basate sull’utilizzo, con una quota base e un premio legato al numero di chilometri percorsi (47%)». Dalla rilevazione si evince che i più colpiti dalla pandemia dal punto di vista finanziario sono stati in genere i clienti giovani, con il 62% che ha meno di 45 anni, con redditi familiari inferiori a 40 mila euro annui (72%) e nella maggior parte dei casi hanno occupazioni professionali che non possono essere svolte a distanza. I meno colpiti sono invece le persone più mature (per il 74% con più di 45 anni) con una posizione finanziaria relativamente forte (il 61% ha un reddito annuo di oltre 40 mila euro) ma anche loro sono preoccupati per la propria salute e il proprio benessere finanziario e sono pronti a guardare al settore assicurativo in cerca di protezione. «La diversa intensità dell’impatto della pandemia si riflette anche sulle preoccupazioni e le priorità assicurative», aggiunge Ratti spiegando che «tra i più colpiti perdere il proprio reddito e il proprio benessere finanziario è la principale preoccupazione e non stupisce quindi che il 61% si dichiari interessato o molto interessato a un prodotto assicurativo che indennizzi tre mesi di reddito in caso di perdita del lavoro, mentre il 59% ad un prodotto che paghi le spese di ricovero causato dal covid-19». Dalle interviste emerge poi una maggiore predisposizione a comprare polizze online da parte dei consumatori, con il 38% degli intervistati che si dice disposto ad acquistare una polizza sanitaria via web e il 33% che sottoscriverebbe una polizza Vita su Internet, ma è anche chiara la necessità di una migliore comunicazione tra assicurati e compagnie. La maggior parte dei clienti (pari a circa il 64%) non comprende appieno la copertura e le caratteristiche delle proprie polizze e soltanto il 40% degli intervistati dichiara di essere stato contattato in questi mesi dalla propria compagnia mentre il 60% ha dovuto contattare personalmente il fornitore e solo il 33% si è detto soddisfatto della risposta ricevuta. Per quanto riguarda poi le piccole imprese tra i cinque Paesi coinvolti nella ricerca (oltre all’Italia, Usa, Uk, Canada e Francia) emerge che le italiane sono state le più colpite dal punto di vista finanziario con scarse coperture assicurative: appena l’8% delle imprese meno colpite e il 28% di quelle più colpite hanno polizze che includono la copertura dei rischi connessi all’interruzione di attività. Tuttavia molti assicuratori non hanno riconosciuto le perdite legate alla pandemia come rilevanti ai fini della liquidazione delle prestazioni lasciando quindi le imprese senza indennizzo. (riproduzione riservata)

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