Avvocati e cassazione
di Andrea Magagnoli

Al fine di potersi considerare responsabile un legale è necessario che nel corso del giudizio venga raggiunta la prova del danno. Lo afferma la Corte di cassazione con ordinanza n. 4655/2021. Il caso di specie trae origine da un provvedimento di rigetto della richiesta risarcitoria, promossa nei confronti di un legale per i danni cagionati nel corso dell’esecuzione di un mandato professionale precedentemente conferitogli dagli attori. I giudici di merito, sia di primo sia di secondo grado, ritenevano la domanda infondata e ne pronunciavano pertanto il rigetto. Gli attori, tuttavia davano ulteriore corso all’azione ricorrendo in sede di legittimità al fine di ottenerne l’annullamento della decisione di secondo grado da parte degli ermellini. Nel ricorso veniva dedotta in apposita eccezione l’illegittimità della sentenza di secondo grado dato che i giudici avevano omesso di considerare l’inadempimento del legale convenuto che aveva omesso di informare il cliente circa tutte le possibili conseguenze dell esercizio di un azione giudiziaria. Tuttavia i giudici della Cassazione ritengono infondata la richiesta risarcitoria. La loro posizione si fonda su una considerazione circa i limiti di configurabilità della responsabilità di un legale. Osservano infatti gli ermellini come il giudizio di merito sia stato corretto sulla base di una considerazione circa gli effetti della condotta posta in essere da parte del legale convenuto sul presunto danneggiato. Al fine di potersi ritenere configurabile la responsabilità del legale è necessario un ulteriore elemento in assenza del quale nessun fatto potrà essere ascritto a un avvocato per l’esecuzione di un incarico professionale. Si tratta del danno, ovvero della diminuzione patrimoniale della posizione del cliente danneggiato dall’ imperizia del legale convenuto in giudizio. Solo in tale caso potrà essere richiesto, nel corso di un giudizio un risarcimento la cui entità dovrà essere determinata da parte dei giudici, in modo tale da reintegrare integralmente la posizione del danneggiato. Il ricorso viene pertanto rigettato.
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