di Anna Messia
Cinven si appresta a vendere Eurovita. Con un cambio di strategia repentino il fondo di private equity, protagonista con ingenti investimenti nei principali riassetti assicurativi chiusi in Italia negli ultimi quattro anni, ha ora deciso di cedere le attività. Un’operazione che, secondo le prime stime, potrebbe valere oltre 600 milioni di euro

L’operazione di cessione, affidata all’advisor Deutsche Bank, è soltanto alle battute iniziali ma gli asset Vita della compagnia potrebbero fare gola a diversi operatori. Non solo altri fondi di private equity ma anche altre compagnie e, secondo quanto anticipato da milanofinanza.it, tra gli operatori pronti a farsi avanti ci sarebbero i francesi di Cnp Assurance, che in Italia hanno appena rilevato gli asset Vita messi in vendita dagli inglesi di Aviva (mentre il ramo Danni è stato acquisito da Allianz). Ma circola anche il nome di Credit Agricole.

Solo a ottobre scorso il ceo di Eurovita, Erik Stattin aveva ribadito sulle pagine di MF-Milano Finanza che l’Italia era un Paese strategico, visti gli alti livelli di redditività e nonostante sia un mercato maturo, e che il gruppo era pronto a cogliere le nuove occasioni di crescita che si fossero presentate. In tale direzione andava l’accordo distributivo decennale chiuso in quei mesi con Deutsche Bank (affiancandosi a Zurich, partner storico della banca tedesca).

Evidentemente in questi mesi l’atteggiamento è cambiato e Cinven ha deciso di fare marcia indietro con l’obiettivo però di chiudere bene l’operazione sulle assicurazioni in Italia. In questi anni il gruppo ha continuato ad aggregare diverse realtà con investimenti complessivi di circa 600 milioni di euro, arrivando a gestire premi per oltre 2,6 miliardi, con riserve complessive per oltre 18,9 miliardi e un utile che nel 2019 è stato di circa 37 milioni.

La prima operazione, chiusa a giugno del 2016, è stata l’acquisizione di Ergo Previdenza, ceduta dal gruppo Munich Re, con un investimento che, secondo voci di mercato, è ammontato a 340-350 milioni. L’anno dopo è stata la volta di Old Mutual Wealth Management, ossia la ex Skandia specializzata in polizze unit linked, e in questo caso il valore dell’acquisizione è stato di 278 milioni.

A distanza di pochi mesi si è aggiunta Eurovita e poi nel 2019 c’è stato il closing con Pramerica Life, che ha apportato altre riserve per quasi 1,2 miliardi e una raccolta premi di 143 milioni di euro al gruppo che nel frattempo era stato ribattezzato Eurovita. Non a caso quando c’era da vendere qualcosa in Italia Cinven era tra i primi operatori chiamati al tavolo dalle banche d’affari, ma ora è arrivato il momento di valorizzare l’investimento o quanto meno di sondare il mercato per valutare le offerte che arriveranno. Partendo da una base d’asta di almeno 600 milioni. (riproduzione riservata)

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