Il 70% dei fondi che lancerà o riposizionerà in Europa sarà compatibile con la Sfdr
Nella lettera inviata ai clienti emerge che il big Usa nel Vecchio Continente gestisce masse Esg per 332 miliardi
di Nicola Carosielli

Degli oltre 2 mila miliardi di euro gestiti in Europa da BlackRock, il 17% è conforme alle nuove normative Ue riguardanti temi ambientali, sociali e di governance. Ma nel 2021 il più grande asset manager al mondo prevede che il 70% dei fondi che lancerà o riposizionerà in Europa saranno prodotti sostenibili, secondo la normativa Sfdr (Sustainable Finance Disclosure Regulation). I dati si apprendono dalla lettera, visionata da MF-Milano Finanza, che i co-head of continental Europe, Christian Hyldahl e Stephane Lapiquonne, hanno mandato ai clienti europei in occasione dell’entrata in vigore, ieri, del regolamento Sfdr. Questo stabilisce norme comuni e potenziate sulla trasparenza in tema di integrazione dei rischi di sostenibilità. Banche, assicurazioni, sgr, consulenti e fondi pensione dovranno infatti spiegare ai loro clienti come un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance, se si verificasse, potrebbe impattare sul valore dell’investimento. Il tutto con l’obiettivo di ampliare e standardizzare le informazioni fornite agli investitori in relazione ai prodotti Esg, permettendo di migliorare la comparabilità dei prodotti finanziari e consentendo agli investitori di comprendere meglio il loro livello di sostenibilità.
In questo senso, il big del risparmio gestito prevede che lo sviluppo di prodotti sostenibili continuerà a crescere nel tempo. «Stiamo anche rivedendo le nostre gamme flagship collocate in Europa» -si legge nel documento-così da fornire alternative di prodotti che promuovono caratteristiche sostenibili e prodotti che investono in attività sostenibili (cosiddetti articoli 8 e 9), «in modo da offrire ai nostri clienti un’opportunità di transizione per oltre il 50% degli attuali Aum di questi fondi».
Nella lettera, BlackRock tira anche le somme di quel che è stato il 2020 europeo, in termini di obiettivi: «Nel 2020 abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di ottenere il 100% di integrazione Esg nei nostri fondi attivi e portafogli di advisory, che rappresentano oltre 2.300 miliardi di euro di asset a livello globale». Inoltre, aggiungono ancora dalla Roccia Nera di Larry Fink, «il 63% dei fondi lanciati e riposizionati in Europa l’anno scorso sono articolo 8 o articolo 9 secondo la normativa Sfdr». La fase di grande momentum di questi prodotti è visibile nei flussi: «Nel 2020, se ci concentriamo sui fondi che rientrano nel campo di applicazione del regolamento Sfdr, il 74% dei flussi attivi e il 38% dei flussi indicizzati sono stati raccolti da fondi attualmente articolo 8 o 9 secondo la Sfdr, pari a oltre 69,5 miliardi di euro (lanciati e riposizionati in Europa l’anno scorso)». Questo significa quindi che attualmente, oltre 332 miliardi di euro degli asset gestiti da BlackRock in Europa sono prodotti articolo 8 e 9 secondo il regolamento Sfdr.
Infine, l’ultimo capitolo della lettera si dedica alle aziende in cui l’asset manager ha investito per conto dei clienti, sottolineando che «le aziende stanno trasformando i loro modelli di business per fronteggiare i rischi derivanti dal non operare in modo sostenibile ed equo». In quest’ottica, spiega il gruppo, «continueremo a impegnarci sui rischi e sulle pratiche aziendali che hanno come obiettivo la creazione di valore sostenibile a lungo termine». Nel 2020, «il nostro universo di società ad alta intensità di carbonio era composto da 440 nomi; abbiamo votato contro 64 amministratori e 69 società per questioni legate al clima, e abbiamo messo 191 aziende «sotto osservazione», sostiene la società. Concludendo che «ora abbiamo ampliato il nostro universo di riferimento a oltre 1.000 compagnie ad alta intensità di carbonio a livello globale, che rappresentano oltre il 90% delle emissioni Scope 1 e 2 globali delle società in cui investiamo per conto dei nostri clienti azionari quotati». (riproduzione riservata)

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