Da alcuni giorni il Nuovo Galles del Sud, stato del sudest dell’Australia con Sidney capitale, è alle prese con alluvioni di portata eccezionale, causa di ingentissimi danni. Una vasta zona di bassa pressione che staziona sul comparto sudorientale del Continente sta scaricando una serie di intense perturbazioni che hanno raggiunto il culmine nel weekend appena, provocando piogge abbondantissime. In alcune aree dello stato australiano si misurano fino a 900mm di precipitazione, con esondazioni di molti corsi d’acqua.

La diga di Warragamba, che serve il bacino idrico di Sidney, ha iniziato a tracimare per l’enorme quantitativo di pioggia che ha colmato l’invaso, come non succedeva da molti anni.

Quasi ventimila persone sono state evacuate dalle loro abitazioni, alcune delle quali gravemente danneggiate o distrutte. Tutte le scuole di Sidney sono rimaste chiuse e le autorità locali invitano i residenti a non spostarsi da casa. Le previsioni per i prossimi giorni sono del tutto sconfortanti. Il maltempo sembra intenzionato a persistere nelle prossime ore. Solo verso metà settimana si intravede la possibilità di un’attenuazione del maltempo, che potrebbe però essere a carattere temporaneo.

Due dei tre più grandi assicuratori australiani hanno rivelato che il numero di sinistri registrati fanno dell’inondazione di Sydney l’evento peggiore mai affrontato negli ultimi 60 anni. Ancora troppo presto invece, azzardare qualsiasi stima sui danni assicurati.

Il gruppo Suncorp ha ricevuto 1.300 segnalazioni di sinistri e prevede che il numero continuerà ad aumentare nei prossimi giorni. Per l’anno 2021, Suncorp ha già accantonato oltre 734 milioni di dollari, per indennizzi legati a calamità naturali.

Insurance Australia Group (IAG) ha dichiarato di aver ricevuto più di 2.100 segnalazioni di sinistri, soprattutto per danni property.

S&P Global Ratings sostiene che per un quadro più preciso dei danni provocati dalle inondazioni bisognerà attendere ancora diversi giorni, considerate anche le previsioni meteo della settimana in corso, “tuttavia nonostante i danni varieranno tra un assicuratore e l’altro, ci aspettiamo che possano essere assorbiti bene e gestiti senza particolari ripercussioni dal mercato”.

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