Il Catastrophe risk modeller americano Karen Clark & Company (KCC) ha aggiornato a 18 miliardi di dollari le stime sui danni assicurati causati dalla tempesta invernale URI che ha interessato gli Stati Uniti.

La devastante tempesta è arrivata nel fine settimana del Presidents’ Day (festività nata per commemorare il compleanno di George Washington e celebrata a livello federale il terzo lunedì di febbraio) portando ghiaccio nel Nordovest, neve nel Midwest e nel Nordest.

Finora i danni più rilevanti si sono verificati nel Texas, dove milioni di persone sono rimaste senza elettricità, acqua e riscaldamento.

In un’analisi preliminare, KCC aveva presentato ai propri clienti una stima di perdite miliardarie in doppia cifra. La stima sui sinistri legati a URI è stata ora aggiornata a 18 miliardi di euro, riflettendo il grande impatto della violenta tempesta e i gravi danni causate in numerose aree degli States.

La stima delle perdite include i segmenti: casa, auto, esercizi commerciali, aziende produttive e le coperture di business interruption. Secondo KCC i danni interessano 20 Stati USA, con il peso maggiore, oltre la metà, a carico del Texas.

L’Insurance Council of Texas ha affermato che l’ammontare dei danni causati in Texas dovrebbe essere più o meno sulla falsariga dei circa 19 miliardi di dollari pagati da assicuratori e riassicuratori in occasione dell’uragano Harvey del 2017 (il costo complessivo fu di 30 miliardi).