Azimut ha chiuso il 2019 con 370 milioni di euro di utile netto, triplicato rispetto all’anno precedente: è il migliore in oltre 30 anni di storia. Il risultato permetterà di continuare a finanziare il piano di investimenti nei prossimi cinque anni. Il dividendo medio annuo vede il payout all’84% a 1,40 euro per azione, in miglioramento del 12% rispetto alla parte alta della forchetta indicata nel piano. La raccolta netta media annua è più che raddoppiata (+123%) a 5,8 miliardi e il patrimonio complessivo è salito del 18% a 59,1 miliardi.
La società ha confermato l’obiettivo di 300 milioni di utile netto per il 2020, assumendo mercati normali. La posizione finanziaria netta era positiva per 72,7 milioni rispetto a -74,7 milioni dello scorso giugno.
Nel quarto trimestre i ricavi consolidati sono ammontati a 325 milioni dai 183 mln di 12 mesi prima e l’utile netto è balzato da 10 a 123 milioni. Il consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo totale ordinario di un euro per azione, pari a uno yield del 5,4% ai prezzi attuali).
«Archiviamo il 2019 con numeri di assoluto rilievo, tra i quali il miglior utile netto della storia del gruppo e il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati nel piano quinquennale, così come fatto in modo consecutivo per tutti e tre i business plan presentati dal 2004», ha affermato il presidente Pietro Giuliani.
«In questi cinque anni abbiamo continuato a crescere, dimostrando la solidità del nostro modello di business, che trae forza dalla nostra indipendenza e dalla coesione e capacità di tutto il gruppo nel far seguire sempre i fatti alle parole, a beneficio dei nostri clienti e dei nostri azionisti. Prova ne è che durante il piano 2015-2019, e includendo il dividendo in pagamento a maggio 2020, abbiamo distribuito una media di 1,4 euro di dividendi all’anno ai nostri azionisti, e nel 2019 i nostri clienti hanno beneficiato di una performance media ponderata netta del +8,5%».
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