di Anna Messia

Da Generali ad Alleanza, passando per Zurich, Unipol, Axa e Cattolica. Il settore assicurativo in poche settimane ha attivato una serie di misure per fornire tramite le polizze risposta all’emergenza Covid19. Il governo dal canto suo ha esteso di altri 15 giorni (rispetto ai 15 già previsti) il periodo di validità della Rc Auto dopo la scadenza della polizza. Ma a questo alcune compagnie autonomamente hanno aggiunto la sospensione, la proroga o dilazione dei premi per le polizze vita, ma anche per quelle danni non auto e per le coperture auto.
La fotografia è stata scattata dall’Ivass in un report sui prodotti pubblicato ieri.
L’analisi riguarda il secondo semestre 2019 ma che è stata aggiornata tenendo conto delle azioni messe in atto dalle imprese dallo scorso febbraio in conseguenza dell’emergenza sanitaria. L’istituto guidato da Daniele Franco non fa i nomi delle compagnie ma illustra le iniziative avviate, che sono diverse e riguardano aspetti differenti. Come il lancio sul mercato italiano «di una polizza per i comuni italiani inizialmente colpiti dall’epidemia, circoscritti nella cosiddetta zona rossa», realizzata proprio per far fronte alle conseguenze della diffusione del virus. La soluzione pensata per venire incontro alle esigenze dei piccoli imprenditori è stata elaborata in pochi giorni e risponde alla domanda crescente proveniente soprattutto dagli esercizi commerciali (negozi, bar, servizi) costretti alla chiusura obbligatoria e alle misure restrittive imposte dall’emergenza sanitaria. Viene garantito un supporto immediato di 1.000 euro al giorno per un massimo di 15 giorni in caso di chiusura decretata dalle autorità. L’iniziativa è stata avviata, come noto, da Cattolica Assicurazioni (anch’essa non citata da Ivass), ma, come emerso nei giorni scorsi, un po’ tutto il settore i è mosso. «Due compagnie hanno esteso gratuitamente ai clienti in via temporanea garanzie e servizi già presenti nelle proprie polizze. Le estensioni sono applicate in tutta Italia senza limiti territoriali». osservano da Ivass, aggiungendo che «una polizza è destinata alle famiglie e prevede una diaria da ricovero in caso di ospedalizzazione e l’erogazione di un capitale in caso di terapia intensiva, all’esito di accertata diagnosi da Covid19».
Per gli imprenditori che già hanno stipulato polizze commerciali che prevedono una garanzia di diaria per interruzione di esercizio (o che, se non già operante, decidano di acquistarla entro il 30 aprile) c’è poi chi ha previsto la temporanea estensione gratuita della copertura anche nel caso di chiusura totale degli esercizi commerciali, disposta dall’autorità. Con lo scopo di garantire la fascia di popolazione attualmente più colpita dal virus una compagnia ha esteso l’età assicurabile per le coperture malattia da 65 a 75 anni. Inoltre per le diagnosi accertate da coronavirus è offerta la diaria giornaliera per ricovero ospedaliero e convalescenza.
Nel settore viaggi in alcuni casi sono state ampliate le garanzie per il rimborso di costi e penali per la perdita del viaggio. Mentre altre compagnie hanno messo in campo misure diverse rispetto all’offerta di polizze assicurative, come ad esempio l’istituzione di teleconsulto medico e sportello legale. Proprio ieri il Credem e il partner Reale Mutua hanno fatto sapere di aver esteso le coperture previste per i ricoveri anche ai casi di quarantena in casa per il virus. (riproduzione riservata)

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