Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Spunta anche la sospensione dei pagamenti dell’Rc auto nel decreto da 12 miliardi per sostenere l’economi italiana, atteso al Consiglio dei ministri di questa mattina. Una misura che, secondo indiscrezioni, dovrebbe estendere a tutta Italia, forse con qualche paletto, il rinvio dei pagamenti già deciso per i residenti delle zone rosse. Ecco le altre misure principali.
Generali si prepara a scende in campo per sostenere economicamente i suoi agenti in Italia in tempo di coronavirus. Una manovra che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si aggirerebbe in circa 25 milioni. Si tratta essenzialmente di anticipi dei premi di produzione e di moratorie sui pagamenti (le cosiddette rivalse) che le agenzie devono fare all’impresa quando rilevano portafogli da altri agenti. Liquidità che la compagnia guidata da Marco Sesana riverserebbe sui propri agenti, e che per loro è ossigeno indispensabile in un momento di blocco dell’attività.
Anche in Sara Assicurazioni, la compagnia controllata dall’Aci, stanno lavorando all’introduzione di strumenti di sostegno alla rete degli agenti, colpita fortemente dalla frenata della nuova produzione. «Abbiamo già fatto in modo che il personale possa lavorare da casa e ora stiamo ragionando su misure di cassa di sostegno alla rete, come un anticipo dei premi di produzione o il differimento delle rivalse», dice il direttore generale della compagnia Alberto Tosti. Inevitabile che in questo periodo di stop agli spostamenti ci sia un pesante rallentamento dell’attività, ma Sara Assicurazioni (come in genere un po’ tutto il settore assicurativo) arriva da un periodo decisamente positivo.
Mercati ko per colpa di Trump e Lagarde. Il combinato disposto tra il blocco dei viaggi provenienti dall’Europa da parte del presidente Usa Donald Trump e un’azione del nuovo governatore della Bce Christine Lagarde al di sotto delle aspettative ha provocato vendite a pioggia sui mercati di tutto il mondo. Con perdite tra le peggiori mai viste. Se al mattino le borse di Giappone e Cina si erano limitate a un rosso del 3-4%, quelle del Vecchio Continente sono sprofondate, specie appunto dopo la riunione della Banca centrale europea. Partita già in netto ribasso Piazza Affari ha chiuso con una perdita record del 16,8% a 14.894 punti, il maggior ribasso degli ultimi 20 anni, accompagnato da un nuovo balzo dello spread, volato a 262 punti dai 192 della vigilia. Tanto che la Consob, in costante consultazione con le autorità di borsa europee tramite l’Esma, ha pronto il procedimento di divieto delle vendite allo scoperto che scatterà stamattina.
  • Swiss Re con Microsoft nell’analisi dei rischi 
Swiss Re ha siglato un accordo con Microsoft per creare un Digital Market Center che utilizzi le capacità di analisi dei dati e di intelligenza artificiale per trasformare il modo in cui i rischi sono previsti, gestiti e ovviamente assicurati. Microsoft supporta Swiss Re nello sviluppo di strategie di go-to-market per nuove soluzioni di gestione del rischio e prodotti assicurativi basati sulla conoscenza dei dati. Il Digital Market Center si concentrerà inizialmente sui veicoli connessi e sulla mobilità, sull’industria 4.0 e sulla resilienza alle catastrofi naturali. Il fulcro dell’alleanza strategica è il lancio del Digital Market Center del colosso assicurativo svizzero, che contribuirà a sviluppare strumenti di prossima generazione su larga scala per trasformare il modo in cui il settore assicurativo prevede e gestisce i rischi, nonché il modo in cui il settore crea prodotti tangibili basati sulla conoscenza del rischio di Swiss Re. Infine c’è da segnalare che ieri il titolo Swiss Re a Zurigo ha chiuso in calo del 15,6% a 68,86 franchi.

Via libera alle richieste di Ape sociale. Può fare domanda chi perfeziona i requisiti nel corso di quest’anno e chi li ha maturati negli anni passati e/o sia decaduto dal beneficio ottenuto negli anni 2017, 2018 o 2019. In ogni caso, la decorrenza della prestazione non sarà antecedente al 1° febbraio 2020. Lo precisa l’Inps nella circolare n. 35/2020, illustrando la proroga dell’Ape sociale al 31 dicembre 2020 disposta dalla legge n. 160/2019. Primo termine per le domande di riconoscimento del diritto è al 31 marzo.
Da aprile le pensioni saranno aggiornate a tutti. L’Inps, infatti, pagherà gli assegni nella misura fissata dalla legge di bilancio 2020, ossia con la rivalutazione piena, al 100%, degli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo (e non fino a tre volte). Un piccolo contentino, dunque, ci sarà per i soggetti titolari di pensioni tra tre e quattro volte il minimo che, oltre alla pensione adeguata, ad aprile riceveranno anche gli arretrati da gennaio a marzo. Ad annunciarlo è l’Inps stesso in un comunicato diffuso ieri, a conclusione di una seconda operazione di rivalutazione delle pensioni e in attesa di una circolare.

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  • Inps. Ad aprile scatta la rivalutazione delle pensioni
Ad aprile scatta la rivalutazione per le pensioni. Ai trattamenti compresi tra tre e quattro volte il minimo, ovvero tra i 1.500 e i 2.000 euro lordi al mese, circa 2,8 milioni di pensionati, arriverà il riconoscimento della rivalutazione piena rispetto all’inflazione, come da ultima legge di Bilancio. L’Inps pagherà anche gli arretrati maturati da gennaio a marzo

 


  • Approvvigionamentia rischio se chiude il sistema industriale
Fabbriche chiuse, supermercati vuoti, prospettive di ripresa in pericolo. Ciò che si rischia chiudendo il sistema industriale italiano è, nel breve termine, di non poter garantire gli approvvigionamenti necessari per le famiglie italiane anche a seguito delle difficoltà nei trasporti con l’estero. Ma non si tratta solo di superare questa difficile fase. Superata l’emergenza, esiste un ulteriore rischio, cioè compromettere la capacità del sistema produttivo di intercettare la ripresa economica che arriverà. È lo scenario che dipinge una nota del Centro studi di Confindustria, diffusa ieri pomeriggio. L’analisi si sofferma in particolare sull’industria metalmeccanica che costituisce, a esempio, il cuore pulsante del sistema industriale italiano, è trasversale nella struttura produttiva nazionale e realizza macchinari e beni strumentali che sono necessari all’attività di numerose imprese in svariati settori (non solo industriali).
  • Allarme marittimi: navi italiane respinte all’estero
«Più della metà dei Paesi del mondo sta bloccando i movimenti italiani nei propri porti», a causa dell’emergenza coronavirus. Il settore marittimo nazionale sta quindi vivendo una situazione «di emergenza totale», a fronte della quale occorrono azioni concrete del Comando generale delle capitanerie e del ministero dei Trasporti «per evitare che le navi italiane si fermino». A lanciare l’appello è Mario Mattioli, presidente di Confitarma, che esplicita il disagio dell’armamento tricolore, in balia non solo delle ricadute della pandemia sul trasporto via mare, ma anche del freno imposto dalla nostra burocrazia alla risoluzione di problematiche contingenti.
  • Integrate al 100% le pensioni fino a 4 volte il minimo
Per gli importi oltre tre e fino a quattro volte il trattamento minimo, con la mensilità di aprile sarà posta in pagamento la pensione adeguata alla misura stabilita dalla legge di Bilancio del 2020 (vale a dire l’articolo 1, comma 277 della legge 160/ 2019). Lo ha comunicato ieri l’Istituto nazionale di previdenza sociale.