Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Per dare un sostegno alle assicurazioni il governo è pronto ad accelerare il recepimento delle modifiche al volatility adjustment per rinforzare lo scudo antispread. Si tratta dello strumento previsto dalla direttiva europea Solvency II che attutisce gli effetti della volatilità dei Btp. Strumento che ha mostrato più di qualche lacuna perché non è scattando quando ce ne sarebbe stato bisogno. Così le compagnie italiane, grazie anche al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri quando era presidente della commissioni affari economici e monetari europei (Econ), alla fine dello scorso anno sono riuscite a ottenere modifica del volatility adjustment incassando l’attivazione dello scudo anti spread con una soglia più bassa, passata da 100 a 85 punti base.
Mentre l’impatto del coronavirus e le misure per prevenirlo continuano a diffondersi, i governi di tutto il mondo stanno cercando il modo di affrontare la questione delle sospensioni e chiusure dell’attività commerciale e produttiva. Negli ultimi giorni sono arrivate importanti proposte dagli Stati Uniti e dall’Italia. Nel primo caso, è in discussione un taglio delle imposte sui salari. Nel secondo, si tratta di una moratoria sul rimborso dei debiti, compresi i mutui per le famiglie e, per le imprese, i piccoli prestiti e le linee di credito. Le situazioni sono molto diverse, ma ci sono buone ragioni per pensare che l’approccio dell’Italia offra un modello migliore di come i legislatori dovrebbero cercare di limitare i danni economici derivanti dalle restrizioni ai viaggi su larga scala. L’immediata ricaduta dell’epidemia di coronavirus è una sorta di crisi di liquidità per le famiglie e le imprese nelle aree più colpite. La priorità dovrebbe essere quella di garantire che individui e imprese altrimenti solvibili e finanziariamente sani non vadano in rovina a causa di chiusure e restrizioni temporanee.

La privacy fa un passo indietro. La necessità di debellare il Coronavirus giustifica lo scambio di dati sanitari tra le autorità e soggetti preposti all’attuazione delle misure decise dal Governo. Gli stessi soggetti sono esonerati dall’informativa privacy e possono autorizzare oralmente i propri addetti a trattare i dati. È quanto prevede l’articolo 14 del decreto legge 14/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 62 del 9 marzo 2020, in vigore dal 10 marzo 2020. L’articolo citato detta disposizioni sul trattamento dei dati personali nel contesto emergenziale.
  • Banca Mps.
Alleanza assicurazioni, Eurizon Capital Sgr, Eurizon Capital, Generali Italia e Genertellife hanno depositato liste di minoranza di candidati indipendenti per il rinnovo del cda e del collegio sindacale dell’istituto senese.
  • Banca Mediolanum
Banca Mediolanum ha donato altri 140 mila euro all’ospedale Sacco di Milano per l’emergenza coronavirus dopo la prima donazione di 100 mila euro dei giorni scorsi.

  • Garanzia senza costi Rc auto valida un mese dopo la scadenza
Rafforzamento del Fondo di garanzia per le Pmi, estensione del periodo di copertura assicurativa dopo la scadenza della polizza Rc auto, moratoria sulla restituzione dei finanziamenti agevolati. Sono alcune delle misure che in queste ore si stanno mettendo a punto al ministero dello Sviluppo economico per affiancarle agli interventi del ministero dell’Economia in arrivo con il nuovo decreto legge. In definizione una norma per estendere di altri 15 giorni il periodo di validità delle polizze dell’Rc auto anche dopo la loro scadenza. La copertura arriverebbe dunque in totale a un mese. Già oggi, infatti, per i contratti Rc auto di durata annuale è previsto un periodo di tolleranza di 15 giorni dopo la scadenza in cui la polizza resta attiva.Un altro fronte di cui si occupano al Mise riguarda gli incentivi. Anche in questo caso si studia una moratoria, da applicare alle rate dei finanziamenti agevolati. L’intervento riguarderebbe misure di ampia diffusione tra le imprese come la Nuova Sabatini, per l’acquisto di beni strumentali, e i vari incentivi per la ricerca e sviluppo.
  • Sospesa la privacy sui dati personali
L’emergenza coronavirus sospende anche il diritto alla privacy sui dati personali sensibili. Lo prevede l’articolo 14 del nuovo decreto emanato lunedì per potenziare il sistema sanitario di fronte all’emergenza (Dl 14/2020). E si va verso una “liberalizzazione” dei controlli della temperatura corporea: presto potrebbero essere eseguiti anche da personale non sanitario, come già avevano iniziato a fare alcune aziende a febbraio subito dopo l’istituzione delle zone rosse nel Lodigiano e nel Padovano, con una prassi però “bocciata” dal Garante.
  • Ape sociale, tre finestre per le domande e budget da 108 milioni
Inps risponderà in tre momenti alle domande per l’Ape sociale presentate in quest’ultimo anno di proroga: il 30 giugno, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo; il 15 ottobre per quelle presentate entro il 15 luglio; il 31 dicembre, per le domande presentate oltre il 15 luglio ma entro il 30 novembre. E l’assegno avrà decorrenza dal mese successivo alla domanda. E’ quanto prevede la nuova circolare Inps di imminente pubblicazione con le istruzioni per la gestione del prestito-ponte fino a 3 anni e sette mesi prima della pensione che viene riconosciuto anche quest’anno ai lavoratori in difficoltà. Le nuove decorrenze degli assegni Ape sociale non potranno essere comunque anteriori al 1° febbraio.
  • Mps, Generali appoggerà i candidati Assogestioni
Generali, secondo socio Mps con il 4,3%, non presenterà una lista di minoranza ma appoggerà quella presentata ieri da Assogestioni. Tra i nomi figura anche quello del consigliere uscente Marco Giorgino indicato tre anni fa proprio dal Leone di Trieste; gli altri sono quelli di Alessandra Giuseppina Barzaghi e Paola De Martini
  • Clausole abusive, valutabili anche quelle non contestate
Accertamento d’ufficio da parte del giudice nazionale delle clausole abusive contenute nei contratti conclusi tra consumatore e professionista, ma a condizione che le clausole non impugnate siano connesse all’oggetto della controversia. Questo per rispettare il principio dispositivo e il divieto di pronunciarsi ultra petita. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza di ieri nella causa C-511/17 che chiarisce alcuni aspetti della direttiva 93/13 sulle clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori e bilancia intervento d’ufficio del giudice e limiti legati all’oggetto della controversia. La vicenda nazionale riguarda una cliente di un istituto bancario che ha stipulato un contratto di mutuo ipotecario in valuta estera nel quale, però, la banca aveva incluso una clausola per modificare unilateralmente il contratto. La contraente aveva chiesto ai giudici ungheresi di dichiarare l’invalidità delle clausole e, dopo pronunce contrastanti, la Corte di Budapest-Capitale (Ungheria) ha sottoposto alla Corte Ue alcuni quesiti pregiudiziali sull’articolo 6 della direttiva 93/13, in base al quale le clausole abusive non vincolano il consumatore alle condizioni stabilite dalle legislazioni nazionali, anche se il contratto tra il consumatore e il professionista rimane valido a patto che possa sussistere senza le clausole controverse.

  • I cyber attacchi approfittano dell’epidemia
Stanno ricevendo ogni tipo di informazione su Covid-19. Ma in realtà sono virus informatici. Attraverso false e-mail delle autorità sanitarie, false note aziendali interne o falsi avvisi di consegna tardiva, i criminali informatici di tutto il mondo cercano di sfruttare la paura legata all’epidemia per infiltrarsi nelle reti informatiche. Tanto che oggi diversi specialisti dicono di aver visto raramente campagne di spam su tale scala… l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha abbandonato il suo ruolo di ufficiale medico capo di fronte all’epidemia per parlare di sicurezza informatica, mettendo in guardia contro i truffatori che si spacciano per l’OMS.
  • Aviva ricapitalizza la sua filiale francese
L’assicuratore britannico ha iniettato quasi 160 milioni di euro nella sua filiale francese, che ha una forte presenza nel ramo vita. Il ceo dell’assicuratore britannico Aviva, Maurice Tulloch, non fa mistero del fatto che il 2019 è stato un anno “difficile” per la sua attività francese. Il gruppo ha dovuto iniettare 139 milioni di sterline (159 milioni di euro al tasso di cambio attuale) nella sua entità francese, ha detto il gruppo la scorsa settimana durante la presentazione dei suoi risultati.

Handelsblatt

 

  • Carsten Schildknecht (Zurich Deutschland): “Non bisogna farsi prendere dal panico”
Carsten Schildknecht spiega come Zurich mantega la sua attività nonostante il coronavirus. Nella disputa sul risarcimento per i viaggiatori di Thomas Cook, fa un’offerta al governo.
Gli effetti del coronavirus stanno diventando sempre più una minaccia per l’economia tedesca. L’amministratore delegato di Zurich Deutschland mette in guardia contro il panico, ma ammette che al momento le conseguenze economiche sono difficilmente stimabili.
  • Quali danni da coronavirus teme Hannover Re
La paura delle conseguenze di questo nuovo tipo di malattia polmonare per l’economia globale è in crescita. Ora, per la prima volta, il terzo più grande riassicuratore al mondo cita una cifra per gli oneri finanziari che si aspetta.
Le partite di calcio vengono annullate, il produttore di articoli sportivi Adidas teme oneri per mezzo miliardo di euro, sempre più fiere e congressi vengono cancellati senza sostituzioni e i mercati azionari sono più nervosi di quanto non lo siano stati per lungo tempo. Le conseguenze della diffusione del coronavirus stanno divorando tutti i settori dell’economia. C’è una crescente preoccupazione che il settore assicurativo si trovi ad affrontare nuovi oneri per miliardi di euro.