Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Exor ha firmato l’accordo di vendita della compagnia di riassicurazione PartnerRe a Covéa, gigante delle mutue francesi. L’incasso dell’operazione è di 9 miliardi di dollari (8 miliardi di euro), con un guadagno netto per la holding della famiglia Agnelli di 3 miliardi di dollari, in quanto PartnerRe fu pagata quattro anni fa 6,7 miliardi di dollari e in questo periodo sono stati incassati i dividendi. Il closing dell’operazione è previsto entro il quarto trimestre dell’anno. Inoltre in questi anni la stessa società di riassicurazione ha distribuito alla controllante Exor dividendi per 661 milioni di dollari. Non a caso gli utili per azione del gruppo riassicurativo sono saliti del 101% anno su anno, mentre l’utile rettificato è migliorato del 123,3%. E in attesa dei conti 2019 (in programma per il 25 marzo) va ricordato che PartnerRe ha chiuso i primi nove mesi con premi lordi per 5,732 miliardi di dollari, ricavi totali per 5,9 miliardi (erano 4 miliardi un anno prima) e 1 miliardo di utile contro una perdita di 99,2 milioni di dollari nel 2018.
Che non fosse una passeggiata l’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca lo avevamo scritto subito e ora se ne potrebbe avere la conferma se effettivamente il fronte del no all’Offerta, composto da singole, autonome associazioni, dovesse arrivare a sfiorare complessivamente il 30% del capitale della stessa Ubi. Secondo quanto emerge dalle cronache, al Car e ai Mille potrebbero aggiungersi gli azionisti bresciani cosicché, nel complesso, il fronte dell’opposizione all’Offerta potrebbe arrivare intorno alla suddetta percentuale. Qualche ulteriore passo in avanti impedirebbe, sempreché l’assemblea di Ubi confermasse questi pesi, l’incorporazione di quest’ultima in Intesa, secondo la prioritaria intenzione dell’offerente mirante a conseguire la proprietà dei due terzi.
  • Anche Cattolica lancia una polizza contro l’epidemia
Anche Cattolica Assicurazioni ha deciso di lanciare prodotti assicurativi su misura per far fronte all’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi erano stati Generali e Axa a proporre iniziative per ampliare le coperture (nel caso del Leone) o i servizi di assistenza (per il gruppo francese) per andare incontro alle esigenze dei clienti alle prese con l’epidemia. Ieri la compagnia di Verona diretta da Carlo Ferraresi ha deciso la lanciare un polizza utile per proteggere gli esercizi commerciali in caso di chiusura decretata dalle autorità. Si chiama Active Business NonStop, al costo di 500 euro la garanzia garantisce in particolare un supporto immediato di 1.000 euro al giorno per un massimo di 15 giorni. In pratica un rimborso totale che può arrivare fino a un massimo di 15 mila euro. Una copertura che potrà essere sottoscritta oggi solo nelle aree diverse da quelle già segnalate come rosse (al centro dei focolai), ma che vale invece per quelle gialle.

E’ on air in televisione la nuova campagna pubblicitaria di Allianz Italia che inaugura un nuovo corso della sua comunicazione attraverso una maggiore personalizzazione: per gli agenti che ne hanno fatto richiesta, Allianz ha realizzato spot ad hoc con i dati delle singole agenzie affinché le stesse possano raggiungere i clienti di riferimento con una diffusione pubblicitaria personalizzata sulle tv locali del territorio di appartenenza e con una pubblicazione dei video sui diversi profili social, oltre alla comunicazione trasmessa a livello nazionale.
  • Privati e negozi, polizze antivirus
L’emergenza legata al coronavirus ha spinto alcune compagnie assicurative a mettere a punto prodotto specifici. È il caso di Cattolica assicurazioni, che ha lancia la polizza Active Business NonStop per rispondere alla domanda proveniente dagli esercizi commerciali costretti, per provvedimento d’urgenza delle autorità, a chiusura obbligatoria e misure restrittive. Viene garantito un supporto immediato di mille euro al giorno per un massimo di 15 giorni in caso di chiusura. Generali Italia e la controllata Alleanza hanno lanciato i primi servizi e garanzie ad hoc per le famiglie e le imprese e hanno avviato una campagna informativa rivolta ai clienti per far conoscere servizi e garanzie, già presenti nelle polizze, utili a tutelarsi. Per i clienti di Generali Italia, che hanno sottoscritto Immagina Benessere nella soluzione che prevede l’indennizzo forfettario per intervento chirurgico, in caso di ricovero in terapia intensiva, all’esito di accertata diagnosi da Covid-19, sarà riconosciuto un indennizzo pari al 10% del capitale assicurato. La stessa prestazione è offerta dalla soluzione Grandi cure della polizza Semplice di Alleanza. Infine, Zurich Italia ha predisposto una serie di misure per i clienti che risiedono nella zona rossa. Per le polizze danni, la proroga di 60 giorni per i pagamenti dei premi e la sospensione delle azioni di recupero crediti per i prossimi 45 giorni. Per le polizze vita, vengono eliminate le penali di riscatto per le polizze di risparmio e protezione e viene concessa la dilazione a 60 giorni senza interessi per i prodotti di investimento.

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  • Travolti dai muletti due morti sul lavoro a Vercelli e Verona
Due morti sul lavoro ieri mattina, uno a Vercelli, l’altro vicino a Verona, stessa dinamica. Operazioni di carico e scarico merci, i lavoratori vengono travolti da un muletto e nonostante i soccorsi non ce la fanno. Turni faticosi, pressione a fare in fretta, eccessiva confidenza in un lavoro che si svolge da tempo possono diventare fattori di rischio, per questo i sindacati chiedono più corsi di formazione e controlli. «In Italia non si è ancora entrati nell’ordine di idee che la sicurezza non è un costo — ribadisce Percali — Il 2019 si è chiuso con una media di tre morti sul lavoro al giorno e il 2020 non si annuncia migliore». Numeri che hanno fatto dire ieri alla segretaria Cisl, Annamaria Furlan: «È un’altra emergenza nazionale che va affrontata seriamente ».
  • Exor firma con Covéa PartnerRe passa di mano per 9 miliardi di dollari
Tre miliardi di dollari di guadagno, in media uno per ogni esercizio in cui Exor, la finanziaria degli Agnelli, ha tenuto in portafoglio la totalità delle azioni di PartnerRe. La società di riassicurazione con sede alle Bermuda era stata acquistata nel 2016 dopo una dura battaglia con Axia. Al termine del braccio di ferro il Lingotto aveva rilevato tutto il pacchetto per un prezzo di 6,7 miliardi di dollari. Ieri, al termine di un mese di trattative legali, Exor ha concordato di cedere ai francesi di Covéa, tutte le azioni PartnerRe per un totale di 9 miliardi di dollari. Alla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita, circa 2,3 miliardi di dollari, la finanziaria degli Agnelli somma circa 600 milioni di dollari di dividendi maturati nei tre esercizi. In tutto dunque poco meno di tre miliardi. Ieri sera John Elkann ha commentato positivamente l’annuncio ufficiale della firma del memorandum di massima sulla vendita: «Oggi PartnerRe è una società più forte con un’organizzazione efficente. Oggi offriamo a PartnerRe l’opportunità di diventare ancora più forte e competitiva grazie all’occasione offerta dall’ingresso nel gruppo Covéa».

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  • Exor: PartnerRe a Covéa, la firma per 9 miliardi di dollari
Exor ha firmato un memorandum of understanding di vendita di PartnerRe, il riassicuratore con sede alle Bermuda, al gruppo assicurativo francese Covéa per 9 miliardi di dollari più un dividendo in contanti di 50 milioni da pagare prima di chiudere. Un guadagno netto per la holding della famiglia Agnelli di 3 miliardi di dollari, tenuto conto che nel 2016 PartnerRe era stata pagata 6,7 miliardi di dollari e in questo periodo sono stati incassati i dividendi (661 milioni di dollari). Il closing dell’operazione è previsto entro il quarto trimestre dell’anno.
  • Ermotti, dopo Ubs torna in prima linea alla guida di Swiss Re
Sarà il banchiere svizzero Sergio Ermotti a succedere il prossimo anno a Walter Kielholz, alla guida di Swiss Re, la compagnia elvetica di riassicurazione con sede a Zurigo, fondata nel 1863 e che opera attraverso una rete di circa 80 uffici in tutto il mondo. A renderlo noto in una nota è la compagnia di riassicurazione. Dimessosi due settimane fa dalla carica di amministratore delegato della società svizzera di servizi finanziari Ubs, Sergio Ermotti verrà proposto il 17 aprile, in occasione della prossima assemblea generale degli azionisti di Swiss Re come nuovo membro non esecutivo e indipendente del consiglio di amministrazione per essere poi nominato presidente nel 2021.

  • Exor, intesa con Covéa per cedere PartnerRe
Exor ha firmato con Covéa un memorandum of understanding per la cessione di PartnerRe alla compagnia francese a un prezzo di 9 miliardi di dollari, a cui si sommano 50 milioni di dividendo da pagare agli attuali soci prima del closing. Exor ha acquistato PartnerRe a marzo 2016 pagandola 6,72 miliardi di dollari. E nel corso degli anni, grazie alla performance operativa, la compagnia ha pagato 661 milioni di dividendi. Di conseguenza, considerate le cedole incassate, per Exor l’operazione vale un ritorno cash prossimo ai 3 miliardi di dollari. In seguito all’acquisizione da parte di Covéa, PartnerRe diventerà uno dei big globali del settore.
  • Cattolica, i dissidenti valutano l’azione di responsabilità al cda
I soci dissidenti di Cattolica starebbero cominciando a valutare un’ulteriore mossa oltre alla messa ai voti delle regole di Buon Governo da loro stessi promosse e che verranno sottoposte al vaglio dell’assemblea il prossimo 25 aprile in sede straordinaria. E in particolare si starebbe ragionando sull’opportunità di promuovere un’azione di responsabilità contro il consiglio di amministrazione della compagnia assicurativa. I soci, capitanati da Francesco Brioschi e Massimiliano Cagliero e supportati anche dal fronte di Luigi Frascino e Giuseppe Lovati Cottini, starebbero valutando di muoversi in questa direzione dopo aver preso atto che la rimozione dell’ex ceo Alberto Minali, dal loro punto di vista assolutamente ingiustificata, ha procurato nocumento alla società. Ma in che termini? Secondo la ricostruzione dei soci, quando il consiglio ha deciso di togliere le deleghe a Minali lo ha fatto sostenendo che con il manager erano sorte delle incompatibilità, tra le altre cose, sia sul piano della visione strategica che su quello della dimensione organizzativa. La visione strategica di Cattolica, tuttavia, è sempre stata quella fotografata dal piano industriale a suo tempo approvato dal board mentre sul fronte organizzativo Minali non ha mai di fatto avuto particolare voce in capitolo. In sostanza, le ragioni che hanno spinto il cda a votare il passaggio delle deleghe dall’ex ceo al nuovo vertice non avevano basi solide. E questo, è la tesi, ha prodotto un duplice effetto: da un lato ha impattato sul corso di Borsa del titolo e dall’altro ha aperto la strada a Minali per poter muovere contro l’azienda e chiedere conto di una rimozione “ingiustificata”.
  • Prelios Agency. Mandato in esclusiva da Sara Assicurazioni
Prelios Agency, ha ricevuto mandato in esclusiva da Sara Assicurazioni per la commercializzazione di un asset immobiliare a Roma, parte del patrimonio immobiliare della compagnia assicuratrice. Il complesso immobiliare è di recente costruzione e si sviluppa su cinque livelli per complessivi 3.000 metri quadi a uso residenziale.

  • Covéa annuncia l’acquisizione di PartnerRe per 9 miliardi di dollari
Importante acquisizione nel settore assicurativo. Martedì sera, il gruppo francese Covéa ha annunciato che avrebbe acquistato il riassicuratore PartnerRe dalla holding finanziaria Exor della famiglia italiana Agnelli per 9 miliardi di dollari. “Covéa ha approvato oggi un memorandum d’intesa con Exor relativo alla proposta di acquisizione in contanti di tutte le azioni ordinarie che compongono il capitale di PartnerRe”, ha dichiarato il gruppo, che mira a completare l’operazione “nel quarto trimestre del 2020”. Il 9 febbraio 2020, la mutua assicuratrice francese ha annunciato di aver avviato “discussioni esclusive” con la holding Exor. Il prezzo proposto era già all’epoca di 9 miliardi di dollari, ovvero un premio del 20% rispetto al “fair value” del dodicesimo maggiore riassicuratore al mondo (7,6 miliardi di dollari), registrato nei conti di Exor.

Handelsblatt

 

  • Perché Sergio Ermotti si reinventa
Il capo uscente di UBS sorprende nel suo passaggio al riassicuratore Swiss Re. Eccolo a capo del consiglio di amministrazione.
Due settimane fa, Sergio Ermotti era stato riservato quando si trattava di parlare del suo futuro personale: “Oggi non è il giorno giusto per parlarne”, ha detto quando i giornalisti gli hanno chiesto i suoi progetti.