Michele Damiani

Sei mesi di stop al mutuo per una riduzione dell’orario di lavoro del 20% in 150 giorni. Le rate sospese diventano 12 se il calo delle ore ha una durata compresa tra i 151 e i 302 giorni lavorativi e arrivano a 18 nel caso la riduzione superi i 303 giorni. È quanto prevede il decreto del Mef del 25 marzo 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 82 dello scorso 28 marzo. Diventa così operativa l’estensione anche ai liberi professionisti dell’accesso al Fondo Gasparrini, che permette la sospensione del pagamento delle rate del mutuo. Secondo quanto previsto dal decreto Cura Italia, e ribadito dal decreto del Mef. potranno accedere al fondo i professionisti che registreranno, nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020, un calo di un terzo del proprio fatturato rispetto a quello maturato nell’ultimo trimestre del 2019. Il Fondo dovrebbe garantire una sospensione delle rate per un massimo di 18 mesi, ma il decreto del Mef stabilisce una ripartizione temporale differente: per prima cosa potranno accedere al fondo i professionisti che hanno avuto la sospensione totale del lavoro per almeno 30 giorni consecutivi oppure coloro che hanno visto una riduzione dell’orario di lavoro del 20% in un periodo di almeno 30 giorni consecutivi. Una volta chiarito questo aspetto, la sospensione sarà di sei mesi se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro ha una durata compresa tra i 30 e i 150 giorni consecutivi, di 12 mesi se lo stop si prolungherà per minimo 151 giorni e massimo 302 e arriverà all’utilizzo completo del fondo, ovvero una sospensione di 18 mesi, se il calo supererà i 303 giorni consecutivi. Metà degli interessi saranno a carico del fondo, metà a carico del professionista.
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