Al 30 settembre 2019, la raccolta premi nei rami vita e danni si è attestata a 107,2 miliardi di euro, di cui 79,7 miliardi di euro per la parte vita (in diminuzione dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2018) e 27,4 miliardi di euro per il danni (in crescita del 3,6% nel suddetto periodo).

Secondo quanto riporta l’IVASS, sono in crescita le polizze vita c.d. “pure”, specie il ramo I che segna un incremento di raccolta di 4,8 miliardi di euro (+ 9,5%), mentre si riducono le polizze “finanziarie” (rami III e V). In particolare, diminuiscono di 4,9 miliardi di euro le polizze unit e index linked di ramo III e di 1,5 miliardi di euro le operazioni di capitalizzazione di ramo V.

A completare l’andamento del ramo vita, le assicurazioni con finalità previdenziali (Fondi pensione e piani individuali pensionistici – PIP) sono in aumento dai 4,2 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2018 ai 4,9 miliardi di euro del 2019.
La nuova produzione vita, pari a 56,6 miliardi di euro, è in calo del 3,2%, legato ancora alla performance negativa nella commercializzazione delle polizze “finanziarie”.

La raccolta danni continua a consolidare la fase di recupero avviata nel 2017. Le coperture “non auto” raggiungono i 14,8 miliardi e in generale tutti i principali rami sono in aumento su base annua, eccetto il ramo R.C. auto.

Gli sportelli bancari e postali si confermano il principale canale di distribuzione delle polizze vita (60,5% del totale). Per le polizze danni, invece, il canale prevalente è quello delle agenzie con mandato (70,1% del totale dei rami e 84,5% della R.C. auto).

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