All’indomani dell’annuncio della vendita di PartnerRe da parte di Exor, gli analisti promuovono l’operazione. La holding della famiglia Agnelli presieduta da John Elkann ha firmato un accordo con Covea finalizzato alla cessione della compagnia americana alla società assicurativa francese. Exor riceverà 9 miliardi di dollari (8,1 mld euro) in contanti e un dividendo cash di 50 milioni (44,9 mln euro) che verrà corrisposto prima del closing.
«Confermate le indiscrezioni delle scorse settimane», sottolinea Equita sim. «Tenendo conto dei dividendi incassati, Exor ha guadagnato circa 3 miliardi in quattro anni. Il closing è previsto nel quarto trimestre». Gli esperti aggiungono che il Nav (Net asset value) sale a circa 89 euro per azione e lo sconto al 29%. «Target price +6% a 80 euro, continuando ad applicare uno sconto del 10%. Considerando anche i dividendi che verranno incassati da Fiat Chrysler, Exor avrà circa 7 miliardi di cassa netta, circa un terzo del Nav. Resta da chiarire come verrà utilizzata: non escludiamo la distribuzione di un dividendo straordinario, anche se non jumbo».
Anche Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo su Exor, che passa da 73 a 79 euro con rating buy. «Rispetto alla nostra valutazione di 7,3 miliardi di dollari l’operazione apporta un beneficio di 6,50 euro per azione prima dello sconto holding. Dopo il deal Exor passerà da un debito netto di 2,6 miliardi di euro a una cassa netta di 5,4 miliardi, con ulteriori 1,6 mld che potrebbero emergere dall’operazione Fca-Psa, fornendo una potenza di fuoco significativa per nuovi investimenti: oltre 10 miliardi di euro di cassa lorda».
Dal canto suo, Mediobanca Securities ribadisce la raccomandazione outperform e il target price a 86 euro. Dopo la cessione di PartnerRe e la distribuzione dei dividendi dagli asset principali in portafoglio, gli analisti stimano che nel 2020 Exor chiuderà con una posizione finanziaria netta di 7,7 miliardi di euro, o il 36% sul Nav, il 50% della capitalizzazione di mercato. Non si può escludere la distribuzione di un dividendo extra nel 2020 e nel 2021». Infine, Banca Imi concorda sulla possibilità di una cedola extra.
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