di Andrea Pira

Già da oggi il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri e gli altri componenti del governo si consulteranno per mettere a punto il secondo decreto cosiddetto «cura-Italia». Benché abbia assorbito per intero i 25 miliardi di euro di scostamento dei conti autorizzato dal Parlamento, con un ammontare pari a quello di una manovra di bilancio e alle misure comunitarie, il provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri sarò seguito a breve da un altro decreto, della stessa portata se non più consistente. «Con questo decreto noi non esauriamo il nostro compito in economia, siamo consapevoli che non basterà, ma voglio dire a lavoratori, imprese e famiglie che oggi il governo risponde presente e lo farà anche domani», ha garantito il premier.
Le risorse arriveranno dall’emissione di nuovo debito. Con il dl di marzo, come già è stato ribattezzato, l’esecutivo si è mosso per rafforzare il sistema sanitario, in modo da poter sopportare al meglio l’impatto dell’epidemia di coronavirus e per sostenere famiglie e aziende alle prese con le conseguenze immediate delle restrizioni adottate per fermare il diffondersi del virus. In ballo ci sono 3,5 miliardi di euro destinati alla sanità e altri 10 miliardi per i lavoratori. Ma il testo affronta anche il nodo delle assemblee di quotate e non. Con il decreto saranno attivati i 180 giorni suppletivi dalla chiusura dell’esercizio per la convocazione dell’adunanza dei soci. Previsto anche il voto elettronico così come la partecipazione degli azionisti in videoconferenza In materia di welfare e lavoro saranno estesi gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori dipendenti e ci sarà, adesso per il mese di marzo, un assegno da 600 euro per gli autonomi. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha fornito alcune cifre: risorse per 1,3 miliardi andranno al Fondo di integrazione salariale e altri 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga cui potranno fare ricorso anche le imprese «con un solo dipendente». Inoltre i lavoratori dipendenti, con uno stipendio fino a 40mila euro, che a marzo hanno continuato a recarsi in sede godranno di un bonus di 100 euro. Gli interventi per la famiglia prevedono invece, tra le altre misure a decorrere dal 5 marzo 2020, che, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli fino a 12 anni possano godere di 15 giorni di uno specifico congedo, per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione. Rinviati a venerdì prossimo gli adempimenti fiscali e contributivi previsti per ieri, mente slittano al 31 maggio quelli per imprese, autonomi e professionisti sotto i 2 milioni di fatturato, che potranno pagare in un’unica soluzione tra due mesi e mezzo oppure in cinque rate.Rientra invece tra le misure per contenere i virus il credito d’imposta fino al 50% per le spese di sanificazione dei locali fino a un massimo di 20mila euro.
E in un periodo di difficoltà per il calo della pubblicità viene rimodulata l’agevolazione per favorire gli investimenti pubblicitari sulla stampa. Per il triennio 2020-2022, il credito d’imposta per gli investimenti sarà concesso sul 30% di quelli effettuati e non entro il limite del 75% di quelli incrementali.
Il decreto crea inoltre la cornice entro la quale si dovrà muovere con ampi poteri di deroga il supercommissario agli acquisti sanitari, Domenica Arcuri, ad esempio per la produzione di mascherine, prevedendo per altro agevolazioni sostenute da Invitalia cui il decreto destina 50 milioni allo scopo.
Entrano nel testo anche un’ulteriore proroga dei collegi di Agcom e del Garante della Privacy, nonché uno scudo per il debitore inadempiente a causa di eventi e impedimenti legati all’attuazione delle misure causate dal coronavirus.
Mentre alza la diga a tutela del tessuto economico e dell’occupazione, il governo ha già predisposto lo scudo a difesa delle aziende strategiche. Con l’emergenza infatti la normativa sul golden power scatta anche senza necessità di un Dpcm, come previsto dal decreto cybersicurezza approvato lo scorso settembre. (riproduzione riservata)

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