di Anna Messia

Anche in Sara Assicurazioni, la compagnia controllata dall’Aci, stanno lavorando all’introduzione di strumenti di sostegno alla rete degli agenti, colpita fortemente dalla frenata della nuova produzione. «Abbiamo già fatto in modo che il personale possa lavorare da casa e ora stiamo ragionando su misure di cassa di sostegno alla rete, come un anticipo dei premi di produzione o il differimento delle rivalse», dice il direttore generale della compagnia Alberto Tosti. Inevitabile che in questo periodo di stop agli spostamenti ci sia un pesante rallentamento dell’attività, ma Sara Assicurazioni (come in genere un po’ tutto il settore assicurativo) arriva da un periodo decisamente positivo. Il bilancio dei tre anni della gestione Tosti si è chiuso solo qualche giorno fa. Il consolidato 2019 di Sara Assicurazioni è stato archiviato con una raccolta premi di 705,6 milioni (+5,7% sul 2018) e un utile netto di 76,6 milioni (dai 71,5 milioni dell’anno prima), mentre l’indice di solvibilità (Solvency II) è ora del 281%, in pratica 2,8 volte il minimo richiesto dal regolatore. Per la controllata Sara Assicurazioni l’utile è stato invece di 60,1 milioni. «Il cda di Sara proporrà all’assemblea di destinare circa il 70% degli utili a riserva, a ulteriore rafforzamento della solvibilità della compagnia, già molto positiva», dice Torsi. «Nella versione definitiva la copertura sarà pari a circa tre volte il requisito di solvibilità richiesto». Quando ha presto il timone della compagnia, a novembre 2016, dopo esserne stato a lungo il direttore finanziario, Tosti si è trovato davanti la sfida di far ripartire la raccolta, che stava frenando a causa del calo dei premi medi Rc Auto, settore determinante per il business complessivo della compagnia. «Siamo riusciti a invertire il trend negativo; negli ultimi tre anni il fatturato, tra Vita e Danni, ha ripreso a salire in media del 12% e anche i clienti sono cresciuti del 10%, superando quota 1 milione», dice Tosti, sottolineando che «lo sviluppo è avvenuto guardando con attenzione al margine tecnico, con un combined ratio stabile all’87% e un utile che complessivamente nell’ultimo triennio è stato di oltre 180 milioni». In questi anni il valore della compagnia (guardando al patrimonio netto) è passato da 647 a 846 milioni. Tosti ha rivisto pedine importanti della squadra manageriale e ha investito nella trasformazione digitale di Sara Assicurazioni, trasferendo tutti i dati sulla nuvola, in cloud computing. Trasformazione che si sta rivelando particolarmente utile in questa fase caratterizzata da nuove sfide. Nell’Rc Auto, per esempio, la nuova tariffa famigliare «richiederà inevitabilmente un assestamento, con il fatturato che nei primi mesi potrebbe rallentamento di uno o due punti percentuali», dice Tosti. Ma l’incognita più grande è ora chiaramente quella del coronavirus. (riproduzione riservata)

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