Il salario medio di un giovane professionista in Italia è pari a 29.902 euro lordi l’anno, quello di un manager raggiunge i 72.199 euro. Valori che collocano gli stipendi italiani agli ultimi posti nella classifica europea. 

Nel confronto tra sedici paesi dell’Europa occidentale, l’Italia occupa infatti il quattordicesimo posto per la retribuzione di un primo impiego da professionista, seguita solo da Spagna e Portogallo e il tredicesimo per un manager di livello medio alto, battendo anche la Svezia.

Lo rivela il “Global 50 Remuneration Planning Report” relativo al 2018 di Willis Towers Watson, che confronta le retribuzioni di 60 paesi di tutto il mondo a diversi livelli di anzianità.

La situazione peggiora se il confronto avviene sul reale potere d’acquisto (PPA) dello stipendio, che tiene conto del costo della vita e delle imposte: lo stipendio base vale in Italia, 21.128 euro e quello da manager 40.131, valori superiori solo a quelli del Portogallo.

La Svizzera si conferma il paese con i salari più alti d’Europa: 71.828 e 132.657 euro, rispettivamente, per gli stipendi lordi base e del middle management. Primato che mantiene anche tenendo conto del costo della vita.

Anche la Germania si colloca nella parte alta della classifica, insieme ai paesi del Nord, mentre Francia e Regno Unito occupano gli ultimi posti per gli stipendi lordi, rispettivamente, al dodicesimo (€34.484) e al tredicesimo posto (€30.130) per i primi stipendi e all’undicesimo (€77.250) e al decimo (€79.696) per quelli dei manager. Nella classifica del potere d’acquisto, il Regno Unito scala alcune posizioni raggiungendo metà classifica.

Rodolfo Monni, Responsabile Indagini Retributive di Willis Towers Watson Italia, commentando i dati ha dichiarato: “Probabilmente il dato che suscita maggiore sorpresa è il fatto che in Svizzera un neolaureato percepisca una retribuzione lorda pari a quella di un manager italiano. Prendendo in considerazione il dato del potere d’acquisto, la situazione non migliora molto, la retribuzione media di un manager italiano raggiunge infatti valori inferiori a quelli di alcuni paesi dell’Europa orientale come Repubblica Ceca e Polonia. Guardando più da vicino l’Italia, notiamo anche notevoli differenze tra i settori: un manager del settore assicurativo guadagna circa 95.000 euro, vale a dire il 32% oltre la media generale ed il 50% in più di un manager del settore chimico (circa 63.000 euro)”.

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