Ricapitalizzata la controllata Unisalute per sostenere il Solvency II ratio. I premi crescono al ritmo del 10% e il welfare sarà uno dei pilastri del piano industriale che arriverà in primavera
di Anna Messia

Unipol è pronta a mettere 60 milioni a supporto dello sviluppo della assicurazioni legate alla salute e al welfare. Il gruppo guidato da Carlo Cimbri ha dato il via libera ad una sostanziosa ricapitalizzazione della controllata Unisalute spa, il cui capitale è destinato di conseguenza a lievitare da 17,5 a 77,5 milioni. Si tratta della compagnia che da ottobre 2017 è guidata da Fiammetta Fabris e che si occupa di fondi e polizze sanitarie con una posizione di leadership nel settore. Proprio la crescita che UniSalute sta continuando a registrare nel volume dei premi ha portato il gruppo a mettere in atto una doppia manovra di ricapitalizzazione, per un totale di 60 milioni.

In particolare 30 milioni erano già stati deliberati, e ora saranno versati, e altri 30 milioni sono pronti ad aggiungersi. «Si tratta di un intervento che serva a sostenere lo sviluppo ulteriore di Unisalute sta crescendo molto più del resto del mercato, a tassi superiori al 10%», spiega Fabris. Oggi i premi di Unisalute, considerando anche la componente della riassicurazione, sfiorano i 500 milioni di euro. L’intervento di ricapitalizzazione della società, controllata tramite UnipolSai Assicurazioni, servirà non soltanto a mantenere il valore della solvibilità della compagnia (Solvency II) ad un livello adeguato «superiore al 130% ma sarà anche utile a consentire a Unisalute di mantenere invariata la politica dei dividendi che negli ultimi anni è stata generosa», continua Fabris.

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