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Un’altra banca italiana è pronta a puntare forte sulla crescita della bancassicurazione. Si tratta del Credem . Quest’anno la banca emiliana diretta da Nazzareno Gregori ha in programma di distribuire oltre di 500 mila polizze nel ramo danni e in tre anni vuole far lievitare del 60% i premi assicurativi attuali, pari complessivamente a circa 51 milioni tra danni e vita di puro rischio.

Cattolica assicurazioni e Inter Mutuelles Assistance (Ima) hanno l’accordo per i servizi di assistenza in Italia. E questo dopo il via libera dell’Ivass, l’authority delle assicurazioni, e della Commissione europea per la parte antitrust. L’operazione prevede l’ingresso di Cattolica in Ima Italia Assistance attraverso un aumento di capitale a pagamento per 8,58 milioni di euro, che porterà la compagnia veronese a detenere il 35%.
Allianz Global Investors, l’asset manager del colosso assicurativo Allianz, ha lanciato Allianz Climate Transition. Si tratta di un fondo azionario che investe in titoli di aziende ben posizionate e preparate per quanto riguarda la transizione a un’economia a basse emissioni. L’obiettivo del fondo, oltre a generare rendimenti finanziari attraenti, è quello di ottenere un impatto ambientale e sociale positivo. Il fondo amplia l’offerta di AllianzGi negli investimenti sostenibili e responsabili.
Definito seppur per grandi linee il numero dei docenti e del personale Ata che il 1° settembre 2019 e, comunque, nel corso del 2019 lascerà il servizio per accedere a qualsiasi titolo al trattamento pensionistico sia di vecchiaia che anticipato per maturata anzianità contributiva: intorno a 40mila docenti, ivi compreso il personale educativo e gli insegnanti di religione, e a 10mila assistenti amministrativi, assistenti tecnico ed equiparati e collaboratori scolastici.

  • Le città e il clima che cambia: il rischio si chiama siccità
Mentre le velleità sull’acqua “bene comune” rischiano di paralizzare la crescita degli investimenti nel settore dell’acqua e il progresso virtuoso degli ultimi anni, mentre l’inquinamento cala e la qualità dell’aria che respiriamo è sempre migliore (a dispetto di quanto pensino molti), il cambiamento del clima sta minacciando la disponibilità di acqua per i prossimi mesi. E nel frattempo diventa urgente una riprogettazione del territorio e degli standard di progettazione davanti al clima cambiato.
Nel 2017 sull’Italia è caduto quasi un quarto di pioggia in meno rispetto alla media: per l’esattezza, il 22% in meno. Qualche numero dalla Lombardia — ma nelle altre regioni non va meglio, come per esempio nel Veneto o nelle Marche. Al lago Maggiore da inizio anno sono mancati 174 milioni di metri cubi di afflusso rispetto alla media (-20% rispetto alla media del periodo), per il lago di Como Lario l’ammanco è di 95 milioni di metri cubi (-21%), al lago di Garda, che ha però una scorta migliore di acqua, mancano apporti pari a 131 milioni di metri cubi (-51%).Si rischia di arrivare all’estate, quando i banchi frigo dei supermercati e i condizionatori marceranno a tutta forza, con le dighe idroelettriche ridotte a gorgogliare il fango del fondo.

 

  • Anima apre la caccia al partner: «Il risparmio merita big player»
«Il mercato del risparmio è ciclico: quando è in espansione, come in gran parte dell’ultimo decennio, lo si può cavalcare attraverso una crescita organica. Adesso attraversiamo però un periodo molto diverso in cui sia l’economia, sia i mercati finanziari sono in rallentamento e nel quale, soprattutto, l’industria si confronta con margini in compressione e costi in aumento: una fase in cui la dimensione diventa sempre più un fattore critico per poter competere nel nostro Paese come su scala globale». Più che rappresentare un’analisi distaccata sulla salute dell’industria del risparmio italiana, le parole di Marco Carreri sembrano disegnare la strategia con cui Anima, il gruppo che guida dal 2009, intende affrontare le sfide di uno scenario sempre più competitivo, in Italia e nel resto d’Europa.

 

  • Italia all’ultimo posto per serenità finanziaria
Un popolo di infelici. Era evidente da anni che tra gli italiani fosse forte il malessere economico, ma i numeri che emergono da un sondaggio presentato ieri da BlackRock vanno forse oltre l’immaginazione: la “salute finanziaria” percepita dagli italiani è infatti la più bassa al mondo. Solo il 28% delle persone nel nostro Paese si ritiene insomma sereno dal punto di vista finanziario. Molto meno del 42% medio globale (dei 13 Paesi censiti in realtà). Molto meno del 39% medio dei tedeschi. O del 40% degli inglesi. O del 53% – sembra incredibile – dei messicani. Insomma: nessuno come gli italiani si sente instabile e insicuro dal punto di vista finanziario. Questo sondaggio si scontra certamente con i dati ufficiali della Banca d’Italia, secondo i quali le famiglie della Penisola hanno oltre 4mila miliardi di ricchezza finanziaria e oltre 6mila miliardi di ricchezza immobiliare e reale, ma spiega molto dell’umore degli italiani in tema economico-finanziario. Umore nero. E offre quindi anche una chiave di lettura interessante per capire gli eventi politici e sociali degli ultimi anni, nei quali il voto di protesta e anti-sistema ha prevalso.
  • Cattolica Assicurazioni. Firmato l’ingresso in Ima Italia
Ottenute le necessarie autorizzazioni da parte dell’Ivass e della Commissione Europea in ambito Antitrust, Cattolica e Inter Mutuelles Assistance comunicano di aver effettuato il closing dell’operazione che vede l’ingresso di Cattolica in Ima Italia Assistance tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale a pagamento.
  • Generali, Mediobanca presenta la lista per il cda
La lista per il consiglio di amministrazione delle Generali è stata definita. Nei giorni scorsi si è tenuto il comitato nomine di Mediobanca, primo azionista del gruppo assicurativo con il 13% del capitale, che ha messo a punto l’elenco dei candidati. Elenco che rappresenta una sorta di sintesi di tutti i principali azionisti della compagnia, ossia oltre alla banca, la Delfin di Leonardo Del Vecchio, che ha poco meno del 5%, Francesco Gaetano Caltagirone, poco più del 5%, e i De Agostini con circa l’1,7%. Si tratta di una proposta, che verrà poi sottoposta al voto dell’assemblea il prossimo 7 maggio, in continuità rispetto al passato. In particolare, come emerso già nelle settimane scorse, il tandem al comando è stato confermato: Philippe Donnet come ceo e Gabriele Galateri di Genola come presidente. Va ricordato, in proposito, che lo scorso dicembre il board aveva deliberato di inserire nell’ordine del giorno dell’assise di bilancio alcune modifiche cruciali allo statuto proprio per aprire la porta a un’eventuale riconferma di Galateri, altrimenti impossibilitato a proseguire per raggiunti limiti di età.

 

  • Doveri di privacy ridotti per i medici
Niente più richiesta del consenso per l’utilizzo dei dati personali raccolti per finalità di cura; l’informativa al paziente, invece, va sempre fornita; lo studio del medico o la singola farmacia sono esonerati dalla nomina del Dpo ( responsabile della protezione dei dati); tutti gli operatori sanitari, dall’ospedale al singolo professionista, sono invece obbligati alla tenuta del registro delle attività di trattamento. Sono i chiarimenti forniti dal Garante della privacy a chi lavora nella sanità, a cominciare dai medici.
Le indicazioni dell’Authority si collocano nel nuovo quadro di tutela della riservatezza disegnato dal Gdpr e dalla legge 101/2018, nonché dalla riformulazione dei codici deontologici e delle autorizzazioni generali, attività quest’ultima ancora in corso. Proprio il nuovo assetto ha indotto medici, strutture sanitarie e cittadini a chiedere lumi al Garante.

SPB, specializzato nell’assicurazione e servizi per le affinity ha acquisito un broker britannico on line, Insurance2go, che vende polizze per computer portatili e altri prodotti mobili.
L’hedge fund – che detiene lo 0,94% della compagnia francese – chiederà all’assemblea generale che Denis Kessler lasci il suo posto di presidente, rimanendo comunque ad. CIAM punta alla separazione dei poteri tra presidente e ceo.

Handelsblatt

 

L’autore racconta l’esperienza del furto dell’Iphone in stazione e dell’odissea vissuta con la compagnia Assurant per tentare di avere un risarcimento. La compagnia rescinde il contratto e non risarcisce perché il giornalista avrebbe dovuto accorgersi che qualcuno lo stava derubando.