Il Lingotto ritira oltre 860 mila automobili in circolazione negli Stati Uniti. Un problema legato alle emissioni è emerso da un’indagine condotta dall’ente per la protezione ambientale statunitense sui veicoli prodotti prima del 2011. Ma in borsa il titolo tiene
di Luciano Mondellini

Fca ha deciso di richiamare oltre 860 mila auto negli Stati Uniti per un problema legato alle emissioni. Il difetto era emerso da un’indagine condotta dall’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (Epa). L’ente ha fatto sapere anche che il richiamo sarà effettuato in più fasi durante il 2019 e nel frattempo gli automobilisti potranno continuare a guidare i veicoli interessati. L’Agenzia per la Protezione Ambientale ha comunicato anche che continuerà a indagare su altri veicoli Fca .
Nel dettaglio, il richiamo volontario di Fca , che interessa auto alimentate a benzina, ha come oggetto modelli prodotti prima del 2011. Fra questi figurano la Jeep Compass, il Dodge Journey, il Dodge Avenger e il Dodge Caliber. «L’Epa saluta con favore l’azione di Fca di richiamare volontariamente i veicoli che non rispettano gli standard sulle emissioni americani. Offriremo assistenza ai consumatori nel gestire il richiamo e continueremo ad assicurare che i produttori di auto rispettino le leggi messe a punto per tutelare la salute umana e l’ambiente», ha affermato Andrew Wheeler, numero uno dell’Agenzia per la Protezione Ambientale.

Fca dal canto suo ha reso noto che il richiamo, dovuto al fatto che i veicoli del gruppo non rispettano gli standard Usa sulle emissioni, «non ha alcuna implicazione per la sicurezza e non ci sono multe ad esso associate». Inoltre la decisione rientra nella nuova modalità di comunicare richiami di routine sulle emissioni. Fca ha anche precisato che la questione «è stata scoperta dal gruppo durante test di routine sulle emissioni e comunicata all’Agenzia; abbiamo iniziato a contattare i clienti coinvolti nel richiamo il mese scorso». Le riparazioni necessarie per portare a norma di legge le vetture saranno a carico dell’azienda.
La notizia ieri non ha avuto un grande seguito alla borsa di Milano, dove il titolo del Lingotti ha chiuso in calo dello 0,86% a 12,7 euro, né a Wall Street, dove a metà seduta la flessione era dello 0,7% e l’azione del gruppo automobilistico trattava sui 14,3 dollari. (riproduzione riservata)
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