L’appuntamento è per questa mattina quando Mapfre, assicurazione leader del mercato spagnolo, presenterà a Madrid il nuovo piano industriale 2019-2021 nel quale non potrà mancare un riferimento all’Italia. Un Paese su cui il gruppo guidato da Antonio Huertas sembra puntare molto, spingendo su Verti, la ex Direct Line rilevata nel 2015 e non solo. La compagnia ha in portafoglio titoli del debito pubblico italiano per 2.9 miliardi e non sembra avere nessuna intenzione di ridurne il peso nel suo portafoglio nonostante il rallentamento della crescita economica del Paese. «L’Italia è mercato assicurativo molto interessante, specie nell’auto», e Mapfre vuole crescere, ha detto ieri Huertas in un incontro con la stampa in vista del General Annual meeting di oggi. In verità in passato il gruppo spagnolo non è stato molto fortunato con gli investimenti della Penisola. Nel 2006 aveva provato un’operazione che l’avrebbe dovuta catapultate nel mercato con Cattolica, di cui avrebbe dovuto rilevare il ramo Rc Auto, tanto che era entrata nel capitale della compagnia di Verona. Poi di quell’accordo non se ne è più fatto niente, mentre la quota azionaria in Cattolica si è diluita nel tempo e nonostante i buoni rapporti tra le due società non c’è stata nessuna sinergia sul business assicurativo.


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