IL VOSTRO QUESITO

E’ stata inviata una disdetta il 4.1.2018 alla compagnia di assicurazione, per una polizza scadente il 4.5.2018. La compagnia non ha inviato nessuna comunicazione, solo il 10.3.18 l’agente contatta la cliente dicendogli che la disdetta non è valida in quanto la polizza è stata sostituita. La cliente non era in possesso della la polizza, probabilmente non gli è stata data, trattasi di persona anziana, che ricevendo l’avviso pagava senza controllare i numeri. Chiediamo se è giusta la posizione dell’agente o se ci sono norme o fonti di giurisprudenza sul tema, che diano pareri in merito.

L’ESPERTO RISPONDE


Occorre preliminarmente verificare se la data di scadenza della polizza (4 maggio 2018) corrisponde anche alla data di scadenza della polizza sostituita il cui riferimento è stato indicato nella disdetta.
Se la data non è la stessa in quanto la scadenza della polizza sostituita è antecedente, non c’è dubbio che anche in presenza del numero di polizza errato (il contratto sostituito) la disdetta si riferisce alla nuova polizza.
Comunque è opportuno richiedere alla compagnia un riscontro scritto con cui conferma o la cessazione del contratto, ritenendo valida la disdetta, oppure la sua prosecuzione, non ritenendo valida la disdetta, precisandone la motivazione.
Potrebbe trattarsi infatti di una iniziativa (verbale) dell’agente che cerca di ottenere il proseguimento del contratto assicurativo.
Dal punto di vista giuridico rileva l’intenzionalità della richiesta, volta all’annullazione del contratto alla sua naturale scadenza.
In merito il Codice civile (Art.1366) precisa che il contratto deve essere interpretato secondo buona fede.
Suggeriamo, nel caso in cui non si ottenga un riscontro adeguato, di inviare un reclamo alla compagnia con le modalità indicate dall’Ivass (reperibili sul suo sito)