“Con la direttiva Shareholder II, il legislatore europeo intende rafforzare la corporate governance delle società quotate, accrescendo la trasparenza degli assetti proprietari e incoraggiando la partecipazione attiva dei loro azionisti”. Lo ha detto Stefano De Polis, Segretario Generale dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) durante un’audizione sull’attuazione della direttiva Shareholder II.

In sede di recepimento della direttiva, Ivass chiede di “integrare il Codice delle assicurazioni inserendo i criteri di correttezza e competenza e gli ulteriori criteri di idoneità tra quelli da prendere in considerazione per la valutazione dei requisiti di professionalità e onorabilità degli esponenti aziendali. Si tratta del cosiddetto requisito di “reputazione”. I criteri di correttezza e competenza riguardano la competenza acquisita nella gestione di partecipazioni e nella direzione degli affari di imprese finanziarie; l’integrità basata sull’analisi di precedenti penali ed amministrativi; la correttezza nei precedenti rapporti di affari (compresi il comportamento nei confronti dell’Autorità di vigilanza). Ulteriori criteri di idoneità sono i limiti al cumulo degli incarichi, ovvero alla necessità di dedicare un tempo adeguato all’incarico da espletare.

Per garantire concreta efficacia all’azione di vigilanza, “il Codice delle Assicurazioni dovrebbe consentire all’Ivass di disporre di idonei poteri di intervento nei confronti degli esponenti aziendali e dei titolari di funzioni fondamentali che non soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa. Tali poteri – ha osservato – dovrebbero consentire all’Ivass sia di dichiarare autonomamente la decadenza del soggetto in caso di carenza dei requisiti di idoneità, sia di rimuovere prontamente l’incaricato in caso di condotta in grado di recare pregiudizio alla sana e prudente gestione”, ha proseguito.

Alla luce dell’urgenza di apportare le integrazioni legislative e tenuto conto della natura di armonizzazione minima della direttiva Shareholder II, l’Ivass auspica che “le Commissioni segnalino al Governo la necessità di integrare il testo del decreto legislativo nella sua versione definitiva, in modo da garantire le finalità di rafforzamento del sistema di governance delle imprese di assicurazione, con particolare riferimento all’ampliamento del concetto di idoneità di esponenti e azionisti delle imprese di assicurazione e ai connessi poteri di rimozione dell’Ivass, al fine di accrescere i presidi per la sana e prudente gestione e la tutela degli assicurati e dei consumatori”.

“Riteniamo inoltre necessario, secondo quanto sopra descritto, indicare l’ulteriore esigenza volta a modificare il testo definitivo del decreto in modo da garantire un innalzamento delle misure sanzionatorie ivi previste in grado di renderle, come richiesto dalla direttiva, effettivamente dissuasive e proporzionate”, conclude De Polis.