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I due precedenti numeri di ASSINEWS sono stati dedicati ad una delle più recenti applicazioni della IA nel mondo del business: la tecnologia blockchain.
Frutto della rivoluzione digitale dei primissimi anni ’90, la blockchain consente un aumento complessivo di sicurezza, affidabilità e intelligenza fin dagli albori della sua implementazione.

I passi avanti nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del business non finiscono qui, anzi: le nuove frontiere della business intelligence – sinonimo di informatica aziendale orientata al controllo della redditività – stanno realmente rivoluzionando il modo di fare impresa.
Nella pratica, qualsiasi struttura sufficientemente complessa che abbia come finalità (diretta o indiretta) un utile in termini economici, necessita della raccolta di informazioni – passate e presenti – in un’ottica di comprensione dei fenomeni da una parte e, di predizione sul futuro dall’altra: più un sistema è intelligente, migliore sarà la sua capacità di analizzare l’attuale situazione e produrre proiezioni esatte sull’andamento aziendale.

Dopo un rilevante numero di anni, caratterizzati da un’evoluzione tecnologica costante ma senza significativi miglioramenti in termini di organizzazione aziendale, potremmo essere giunti di fronte a qualcosa di qualitativamente nuovo: l’utilizzo esteso delle Dashboard, per quanto riguarda il controllo, e del Workflow, per quanto riguarda la gestione dei processi stanno progressivamente modificando le aziende, sia in termini organizzativi sia in termini culturali.

Dashboard e Workflow rappresentano infatti le due facce della stessa medaglia, ovvero si occupano di gestire con estrema efficienza qualsiasi tipologia di organizzazione.
Sebbene il concetto di dashboard, inteso come pannello di controllo sul quale evidenziare i più importanti indicatori aziendali non sia una novità assoluta – e fa oramai parte del normale bagaglio gestionale della maggior parte delle aziende -, rispetto al passato riscontriamo due importanti novità: la prima è, a parità di costi, il radicale incremento della potenza di calcolo a disposizione; la seconda, conseguenza della prima, è l’aumento di intelligenza generale dei software che sta consentendo un ulteriore avvicinamento alle abilità cognitive umane.

Le dashboard sono nate fondamentalmente con finalità di report statistici e oggi, grazie all’aumento della potenza di calcolo, è possibile ottenere dati e indici – anche molto complessi – praticamente in tempo reale.
Il primo vero salto qualitativo è però dato dall’aumento di intelligenza complessiva: grazie alla business intelligence, da oggi, il dato non viene solo fotografato e confrontato con il passato ma letteralmente proiettato sul futuro e, soprattutto, elaborato in termini di supporto alle decisioni.

Per far sì che la tecnologia predittiva che sta alla base della business intelligence sia a portata dei manager, l’output della risultante dei complessi algoritmi sottostanti è tipicamente espressa in forma grafica: tabelle di report in formati maneggiabili, grafici colorati, cruscotti più o meno dinamici, dashboard personalizzabili, ecc.

La business intelligence permette così ai vari responsabili dell’azienda (non importa in che settore siano situati, tanto il tutto è parametrizzato) di tenere costantemente sotto controllo la situazione, sia passata sia presente e, di conseguenza, di capire in modo più o meno immediato gli eventuali problemi da sistemare nell’ottica di un miglioramento dei margini.
In base alle singole esigenze del cliente, IAssicur DBI è in grado di produrre un numero potenzialmente illimitato di dashboard, vere e proprie schermate rappresentative dello stato passato, presente e futuro della situazione aziendale.

Dalle trattative aperte nelle varie fasi di sviluppo – dalla presa in carico fino alla conclusione del ciclo produttivo -, agli scoperti contabili e amministrativi, fino alla gestione dello stato delle polizze e dei sinistri.
In pratica, tutti i dati inseriti in IAssicur, manualmente o in automatico, possono essere “visti” in tutta la loro complessità e raggruppati in base all’esigenza del singolo utente.

L’esperienza trentennale di Diagramma nel mercato assicurativo ha inoltre permesso di individuare le principali “famiglie” di dashboard coinvolte nell’operatività giornaliera: dalla contabilità titoli, alle statistiche commerciali, passando per l’ufficio sinistri, per i prospect, le trattative, fino alla contabilità generale.
I prossimi articoli di Assinews tratteranno nel dettaglio le caratteristiche principali di alcune delle famiglie di dashboard più utilizzate dai nostri clienti.

Iniziamo a parlare del primo grande gruppo di dashboard, le Dashboard Titoli: dai titoli usciti di copertura e da regolarizzare a quelli incassati o recuperati negli ultimi giorni, dai titoli in attesa pagati alla compagnia a quelli che andranno in mora o in scadenza nel futuro prossimo (ovviamente ogni variabile può essere parametrizzata a seconda del bisogno e delle abitudini operative del singolo broker), fino alla situazione polizze da disdettare o in rifacimento; con un solo colpo d’occhio, questa famiglia di dashboard consente di tenere sotto completo controllo la situazione titoli dell’azienda.

Questa famiglia di Dashboard ha lo scopo fondamentale di evidenziare tutte le attività riguardanti il controllo e la gestione operativa dei titoli (DSLIP).
I box delle dashboard possono esporre i titoli raggruppati per il commerciale del cliente oppure per qualsiasi altra aggregazione significativa, ad esempio il tecnico della polizza. Inoltre, IAssicur fornisce la possibilità di sezionare i titoli direttamente per i responsabili tecnici di ramo.
Last but not least, i box possono essere utilizzati a livello direzionale (e quindi evidenziando tutti i titoli), a livello di responsabile di area (e quindi evidenziando solo una parte dei titoli), e a livello di singolo utente (e quindi evidenziando solo i titoli di sua diretta competenza).