di Michele Damiani

Una polizza professionale collettiva ad adesione volontaria rivolta a tutti gli iscritti al Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni). È l’iniziativa lanciata dalla Fondazione del Cni che, ieri, ha diffuso una nota in cui si comunicava la pubblicazione del bando per scegliere il broker a cui affidare l’individuazione della polizza. Il progetto è stato realizzato partendo dall’analisi di una ricerca commissionata dallo stesso Cni al proprio centro studi, il cui scopo era quello di «analizzare lo stato di attuazione dell’obbligo dell’assicurazione professionale da parte degli iscritti».

La ricerca ha messo in luce alcune criticità: per prima cosa, il premio medio pagato per la stipula è stato considerato troppo elevato (1.070 euro) e in netta crescita rispetto al precedente rilevamento del 2015. Discussa, poi, la differenza di costi rilevata tra i premi pagati al nord rispetto a quelli pagati nel meridione. Gli altri aspetti problematici riguardano la troppa variabilità dei premi rispetto alle classi di età degli iscritti nonché «una diffusa percezione di onerosità rispetto al livello di rischio auto attribuito dagli ingegneri». Secondo le rilevazioni effettuate dal Cni, l’87% degli iscritti si è detto favorevole a che il Consiglio nazionale predisponga una polizza collettiva ad adesione volontaria; «da qui l’iniziativa della pubblicazione del bando, del valore di 2,4 milioni di euro, per l’individuazione del broker che accompagnerà il Cni».

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