Nel 2018, la raccolta premi delle imprese assicurative italiane ha superato i 135 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. A questo risultato positivo ha contribuito sia il comparto delle polizze Vita che quello delle polizze Danni. Ciò conferma la solidità del nostro settore, a cui le famiglie italiane continuano ad affidare una parte importante dei propri risparmi e la protezione dei beni e della salute”. A dichiararlo soddisfatta è Maria Bianca Farina, Presidente dell’ANIA, che aggiunge: “Mi preme sottolineare il sostegno della nostra industria ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. Un ruolo centrale soprattutto nell’attuale contesto storico, caratterizzato da grandi incertezze. Con senso di responsabilità ribadiamo il nostro impegno al servizio del Paese per la crescita e la coesione sociale”. Questo è il commento alla presentazione della raccolta premi del 2018 delle imprese assicurative italiane che rappresentano circa il 90% del volume premi complessivo del mercato.

Sulla base delle informazioni fornite anticipatamente (e quindi ancora provvisorie) dalle imprese di assicurazione, l’ANIA ha raccolto i dati relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2018 per il portafoglio diretto italiano dei rami Danni e Vita.

Con riferimento alle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee nel 2018 la raccolta complessiva ha superato i 135 miliardi con un incremento, in termini omogenei, del 3,2% rispetto al 2017. La crescita aggregata ha beneficiato dei contributi positivi provenienti da entrambi i macro comparti: all’espansione del volume della raccolta nel settore Danni (+2,3%) si è aggiunto infatti il dato positivo registrato nel settore Vita (+3,5%). L’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Prodotto Interno Lordo si accresce lievemente rispetto al 2017 attestandosi al 7,7%. In particolare nel settore del risparmio, anche per il 2018 si conferma il ruolo centrale delle polizze Vita che continuano a rappresentare una delle forme più importanti di impiego, pari a circa il 16% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane, in crescita dal 15,4% del 2017.

Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento hanno registrato nel 2018 una contrazione dei premi contabilizzati (-4,6%). La lieve crescita registrata nel settore Danni (+4,4%) non è stata sufficiente a contrastare il più marcato calo nel settore Vita (-13,6%). Con un volume premi (per il campione di imprese rilevato) pari a 8,4 miliardi, le rappresentanze di imprese europee incidono per circa il 5,5% della raccolta premi totale. Si stima che questa incidenza sfiorerebbe il 6,5% qualora si fossero ricevuti i premi da parte di tutte le rappresentanze europee.

Le imprese che operano in libera prestazione di servizi (LPS) facenti parte di gruppi assicurativi IVASS che hanno aderito alla rilevazione (la quasi totalità) hanno contabilizzato circa 9 miliardi di premi registrando una contrazione di quasi il 30% rispetto al 2017. Il forte calo ha ridotto ulteriormente l’incidenza di questa tipologia di imprese sul totale della raccolta premi situandola al di sotto del 6%.

Rami Vita

Con riferimento alle sole imprese nazionali e alle rappresentanze di imprese extra europee, nel 2018 la raccolta premi nei rami Vita è stata di poco superiore a 102 miliardi, in ripresa del 3,5% dopo le contrazioni registrate nel 2017 (-3,6%) e, soprattutto, nel 2016              (-11,0%) (Tavola 2). Il dato del 2018 riporta il volume dei premi al di sopra dei 100 miliardi, soglia superata nei tre anni precedenti il 2017.

In particolare, i premi contabilizzati nel ramo I – Vita umana sono aumentati del 5,4% e rappresentano circa il 65% del totale premi del settore. Hanno registrato un aumento anche i premi del ramo IV – Malattia (+22,2%), del ramo V – Capitalizzazione (+49,3%) e del ramo VI – Fondi pensione (+7,8%). In controtendenza, invece, l’andamento dei premi del ramo III – polizze Linked il cui volume, pur sfiorando i 30 miliardi, registra un calo del 4,5% rispetto al 2017. Questa dinamica avrebbe origine negli andamenti globalmente deludenti nel corso del 2018 dei mercati azionari che avrebbero spinto gli assicurati a ricercare prodotti Vita con maggiore garanzia nei rendimenti.

Nel 2018, inoltre, è proseguito il forte sviluppo di prodotti “multiramo”, che risultano dalla combinazione di una componente assicurativa tradizionale a rendimento minimo garantito (ramo I) e da più opzioni di investimento di tipo unit-linked (ramo III). I premi raccolti a fronte della vendita di tali prodotti (che oramai rappresentano un terzo del totale dei premi per 31,3 miliardi) sono aumentati nel 2018 del 12,1%. Per quanto riguarda il ramo I, l’incidenza della raccolta effettuata attraverso questi prodotti rispetto al totale del ramo è stata del 26,8%, con un volume premi pari a 17,8 miliardi (+25,1% rispetto al 2017); nel ramo III la raccolta ha rappresentato il 45,3% del totale del ramo, con un volume premi pari a 13,5 miliardi (-1,4%).

L’incidenza della raccolta Vita totale sul Prodotto Interno Lordo è risultata in lieve aumento ed è pari al 5,8% nel 2018 (era 5,7% nel 2017).

Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento hanno registrato nel 2018 una variazione negativa dei premi contabilizzati (-13,6% per 3,9 miliardi di volume), esclusivamente per effetto dei premi del ramo III – linked (in forte diminuzione del -27,6%), che incidono per circa i due terzi dei premi totali raccolti da queste imprese, mentre sono risultate in aumento (+35,1%) i premi delle polizze di ramo I.

Anche le imprese operanti in LPS (che raccolgono premi solo nel ramo III) hanno registrato un forte calo (-30%) per un volume di circa 9 miliardi.

Rami Danni

Nel 2018 la raccolta premi nei rami Danni delle imprese nazionali ed extra-europee è stata pari a 33,1 miliardi in aumento del 2,3% rispetto al 2017 (Tav. 3). Il settore conferma la crescita già avviata lo scorso anno quando i premi erano aumentati dell’1,2% dopo cinque anni consecutivi di calo.

La dinamica è il risultato di:

  • un lieve aumento nel settore Auto (+1,1%);
  • un aumento più marcato negli altri rami Danni, i cui premi sono cresciuti del 3,5%.

Più specificatamente, nel comparto Auto si è registrata per la prima volta dopo sei anni una sostanziale stazionarietà (+0,1%) dei premi nel ramo R.C. Auto e veicoli marittimi e una crescita del 5,9% nel ramo Corpi veicoli terrestri. La lieve crescita del ramo R.C. Auto è in realtà l’effetto combinato di un incremento di circa l’1,2% del parco assicurato e di una variazione negativa dei premi medi praticati che sulla base anche di quanto rileva trimestralmente l’IVASS per le autovetture ad uso privato si stima possa diminuire in media di circa l’1,0% ancora nel 2018. Si tratterebbe, per il ramo R.C. Auto, della sesta variazione negativa consecutiva del premio medio praticato, pur in un contesto di tassi di riduzione progressivamente decrescenti: dal 2012 al 2018 i premi medi R.C. Auto sono diminuiti del 25%.

Il ramo Corpi veicoli terrestri (ossia le garanzie incendio/furto, kasko dei veicoli), invece, con quasi 3 miliardi di raccolta premi a fine 2018, è cresciuto del 5,9% rispetto all’anno precedente. Si tratta del quarto anno positivo di crescita (+3% nel 2015 e +6,5% nel 2016, +6,3% nel 2017) dopo una riduzione complessiva nei sette anni precedenti (2008-2014) di circa il 30%.

Per quanto riguarda gli altri rami Danni, questi sono stati positivamente influenzati dal recupero del ciclo economico generale e da una maggiore spinta nell’offerta di prodotti innovativi da parte delle imprese. La crescita complessiva di questo comparto è stata del 3,5%. I rami che hanno registrato una variazione positiva superiore alla media sono stati i seguenti: Credito (+7,5%), Malattia (+7,4%), Assistenza (+6,3%), Tutela legale (+5,1%), Altri danni ai beni (+5,0%) e Cauzione (+3,8%). Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media o negativi i rami: R.C. Generale (+3,3%), Incendio ed altri elementi naturali (+2,8%), Perdite pecuniarie (+1,6%), Infortuni (+0,3%) e Trasporti (-4,6%).

Nel 2018, l’incidenza della raccolta Danni sul Prodotto Interno Lordo è pari all’1,9%, come nell’anno precedente.

Le rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei hanno contabilizzato premi per 4,6 miliardi, in aumento del 4,4% rispetto a quanto rilevato nel 2017.

Il settore Auto è risultato in aumento del +8,5%. Sono cresciuti sia i premi della R.C. Auto (+9,8%) sia quelli del ramo Corpi Veicoli Terrestri (+5,0%). Anche il comparto non auto ha registrato una variazione positiva (+3,5%). In particolare, il ramo R.C. Generale, la cui raccolta da parte di queste imprese rappresenta quasi un terzo del totale, ha registrato nel 2018 una variazione del +2,0%; a fronte di una variazione nulla nella raccolta delle imprese italiane, il ramo Infortuni registra un aumento dei premi pari a +4,6%. I premi nel ramo Credito – la cui raccolta è effettuata quasi per intero da rappresentanze di imprese UE – sono cresciuti del 6,1%. La variazione registrata nel ramo Trasporti è stata positiva e pari all’1,6%, ma non è stata sufficiente a contrastare la forte contrazione registrata dalla raccolta da parte delle imprese italiane.