Il 75% degli under-35 italiani afferma di avere nozioni limitate o inesistenti sulle pensioni.

E’ quanto emerge dalla ricerca di State Street Global Advisors, divisione di asset management di State Street Corporation, “La Ri-Evoluzione delle Pensioni: Rapporto sullo Stato dell’Arte delle Pensioni Italiane”, condotta in collaborazione con Prometeia. Per lo studio sono stati intervistati 1.367 individui (di età compresa tra 18 e 74 anni), con l’obiettivo di comprendere le esigenze di investimento e protezione delle famiglie italiane, la domanda di prodotti di risparmio e il loro livello di comprensione del sistema previdenziale.

Secondo lo studio il 70% delle famiglie pensa di non avere informazioni sufficienti sulle pensioni integrative ma, allo stesso tempo, l’81% degli interpellati ritiene che la propria pensione futura non sarà soddisfacente.

Inoltre, per la maggior parte degli intervistati, i costi rappresentano il principale ostacolo all’utilizzo di fondi pensione complementari, benchè le commissioni dei fondi pensione integrativi siano meno di un quarto di quelle dei fondi comuni e di altri prodotti pensionistici privati.

Antonio Iaquinta, head of institutional business in Italia di State Street Global Advisors ha affermato: “Il messaggio è chiaro: in Italia è necessario un maggiore impegno, promosso dal Governo, per informare ed educare la popolazione in merito ai vantaggi dell’investimento nei fondi pensione integrativi. Le comunicazioni con i lavoratori devono essere semplici, coinvolgenti e pensate per aiutarli ad agire. Ciò è possibile tramite l’utilizzo di materiali informativi che aiutino i lavoratori a comprendere le pensioni e a facilitare il processo decisionale. Riteniamo  che una campagna promozionale organizzata dal Governo potrebbe essere un modo efficace di educare i lavoratori sui fondi pensione integrativi e sfatare i miti sul tema. Questo potrebbe inoltre essere utile per ripristinare la fiducia dei lavoratori nelle pensioni”.

“Inoltre, i fondi pensione dovrebbero revisionare regolarmente l’asset allocation dei propri comparti di ingresso. Al momento, una fetta significativa di questi comparti è investita in modo preponderante in titoli di stato, che negli ultimi anni non hanno generato rendimenti alti e che difficilmente li genereranno nel breve termine. È quindi importante che i fondi pensione diversifichino le proprie allocazioni per migliorare i rendimenti corretti per il rischio a favore dei propri aderenti”.