Gli assicuratori vita europei stanno cercando di adeguare strategie e offerte di prodotto nel tentativo di adattarsi a tassi di interesse persistentemente bassi e all’aumento dei requisiti patrimoniali.

Tuttavia, secondo un report di S&P Global Ratings (European Life Insurers Are
Playing The Long Game With Product Shifts), che ci vorranno anni o addirittura
decenni prima che gli assicuratori possano vedere risultati da questi cambiamenti.

“Stiamo vedendo svilupparsi i cosiddetti prodotti “capital-light”, come unit-linked o prodotti con livelli inferiori di garanzia o senza alcuna garanzia, con l’obiettivo di consumare meno del capitale richiesto ai sensi dei regolamenti Solvency II “, afferma Sebastian Dany, analita di S&P. “Ci aspettiamo che questa tendenza prosegua”.

Se gli assicuratori possono, in teoria, adeguare le loro offerte di prodotti in modo relativamente rapido, riducendo la loro esposizione alla volatilità degli utili
derivante dalle caratteristiche intrinseche del prodotto – non per questo sarà una “vittoria rapida”. “Le dinamiche di mercato, così come i bisogni e le aspettative degli assicurati, potrebbero rallentare l’adozione di prodotti di capital-light”, spiega Dany. Inoltre, i prodotti integrati con garanzie in portafoglio continueranno a pesare.

Oltre a valutare le sfide e le tendenze del mercato europeo, il rapporto analizza anche in che modo  i mercati specifici – tra cui il Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Italia  – si stanno muovendo in termini di affrontare l’aumento del rischio prodotto.

Sebbene gli assicuratori vita europei si confrontino ad un contesto macroeconomico e di pressioni normative simile, S&P ritiene che il loro rischio prodotto vari notevolmente da
paese a paese – sia in termini di gravità che di tipo di rischio prodotto a cui si trovano
esposti. In generale, più a rischio sono gli assicuratori nei mercati dominati da
politiche di risparmio tradizionali, in particolare nell’attuale contesto di bassi rendimenti.

Mentre alcuni assicuratori trarranno benefici dalla loro nuova tendenza verso i prodotti capital light alla fine del percorso, per altri potrebbe essere troppo tardi.
“Riteniamo che il rischio prodotto, nelle sue diverse forme, rimanga un fattore chiave
nella nostra valutazione complessiva dell’affidabilità creditizia di molti assicuratori vita europei. Detto questo, non ci aspettiamo alcun impatto immediato sui rating degli
assicuratori vita europei dall’aumento del rischio prodotto”, conclude Dany.