Alla fine del IV trimestre 2017 i premi totali danni (imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano sono stati pari a 36,8 mld in aumento dell’1,1% rispetto alla fine del IV trimestre del 2016.

Si tratta della terza variazione tendenziale positiva dopo cinque anni consecutivi di calo.

Vi è stata un’evoluzione rispetto ai due trimestri precedenti quando la variazione tendenziale era pari a +0,4%. La crescita registrata dai premi totali Danni alla fine del IV trimestre 2017 è la conseguenza di:
• una diminuzione nel settore Auto, i cui premi hanno registrato una flessione dello 0,7%;
• un aumento negli altri rami Danni, i cui premi sono cresciuti del 2,6%.

Più specificatamente, nel comparto Auto si è registrata una diminuzione del 2,2% nel ramo R.C. Auto e veicoli marittimi e una crescita del 6,5% nel ramo Corpi veicoli terrestri.

Si tratta, per il ramo R.C. Auto, della sesta variazione negativa consecutiva, pur in un contesto di tassi di riduzione via via decrescenti: dal 2011 al 2017 i premi sono diminuiti di oltre il 25% e il volume premi del 2017 (pari a 13,8 miliardi) risulta diminuito di quasi 5 miliardi rispetto ai quasi 19 miliardi contabilizzati nel 2011.

Diversi fattori hanno contribuito al complessivo calo del volume premi del ramo R.C. Auto, peraltro, in presenza di un parco di veicoli assicurati che è rimasto sostanzialmente invariato. Tra i più rilevanti è importante menzionare:
– la diminuzione del numero dei sinistri (effetto a sua volta sia delle difficili condizioni economiche del paese che negli anni 20122015 hanno portato a un significativo calo dell’utilizzo dei mezzi privati sia dell’introduzione, nella primavera del 2012, della legge sui danni fisici lievi che ha avuto effetti molto positivi sulla riduzione dei sinistri fraudolenti);
– l’uso progressivo e sempre più diffuso dei prodotti assicurativi legati a device telematici che hanno avuto un ruolo determinante nel ridurre i premi degli assicurati virtuosi che hanno accettato il monitoraggio del proprio stile di guida;
– la forte e crescente competizione fra le imprese le quali hanno potuto beneficiare della sopra citata riduzione di sinistrosità e, quindi, di costi tecnici positivi sia pure in progressiva e importante contrazione.

Il calo dei premi contabilizzati dell’anno 2017, a parità di un parco di veicoli pressoché invariato, è evidente anche dai valori dei premi medi praticati che vengono monitorati dall’IVASS a livello trimestrale, limitatamente alle sole autovetture ad uso privato. Sulla base di questi dati e comparando l’ultimo dato di fine settembre 2017 con l’analogo periodo del 2016 (con l’obiettivo di eliminare effetti di stagionalità), risulta che il premio medio R.C. Auto era pari a 420 euro in diminuzione dell’1,3%.

Il ramo Corpi veicoli terrestri (ossia le garanzie incendio/furto, kasko dei veicoli), invece, con 3,0 miliardi di raccolta premi a fine 2017, è risultato in crescita del 6,5% rispetto all’anno precedente, dopo che nei sette anni precedenti (2008-2014) i premi contabilizzati si erano ridotti di circa il 30%. Si tratta del terzo anno positivo di crescita (+3,3% nel 2015 e +6,1% nel 2016). La crescita dei premi di questo ramo è, infatti, fortemente correlata con la vendita di nuove vetture che era crollata, secondo i dati ACI,
di oltre il 40% nel periodo 2009-2013 ma che è cresciuta del 45% nel periodo 2014-2017.

Per quanto riguarda gli altri rami Danni, questi risultano ancora positivamente influenzati dal recupero del ciclo economico generale e si incrementano complessivamente del 2,6%; si registra in particolare una variazione positiva uguale o superiore alla media nei seguenti rami: Infortuni (+2,7%), Assistenza (+5,6%), Tutela legale (+6,1%), Malattia (+9,4%) e Perdite pecuniarie (+12,6%); sono invece risultati in calo i premi del ramo Corpi veicoli aerei (-23,0%), R.C. Aeromobili (-15,8%), Cauzione (-3,6%), Corpi veicoli marittimi (-2,6%), R.C. veicoli marittimi (-1,1%), Incendio ed R.C. generale che restano sostanzialmente stabili (-0,1%).

Relativamente alle rappresentanze di imprese U.E. (49 imprese che rappresentano oltre il 95% in termini di premi su un totale di 74 imprese attualmente autorizzate), alla fine del 2017, sono stati contabilizzati 4,4 mld di premi in lieve aumento dello 0,2% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2016 (era -0,8% la variazione alla fine del 2016). Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale dei premi è stato del 12,1%: in particolare, nel settore Auto il peso è stato del 5,1% mentre negli altri rami danni del 18,0%. In alcuni rami tale quota è stata superiore al 40% come nei rami Corpi veicoli aerei (45,2%), Merci trasportate (46,5%), R.C. Aeromobili (50,9%) e nel ramo Credito dove l’incidenza di tali imprese è stata pari ad oltre l’87%. Tale quota resta particolarmente ridotta e inferiore al 10% nei rami Corpi veicoli ferroviari (3,6%), R.C. Auto (4,5%), Malattia (4,9%), R.C. Veicoli marittimi (5,8%) e Assistenza (7,6%). Il settore Auto è risultato in lieve crescita dello 0,6%; in particolare, il ramo Corpi veicoli terrestri ha registrato un aumento superiore a quello registrato dalle imprese nazionali (8,5% vs 6,3%) mentre il ramo R.C. Auto ha registrato la medesima contrazione (-2,2%). Praticamente stabile rispetto al 2016, il volume premi dei restanti rami Danni (+0,1%).

Fonte: ANIA