Secondo le statistiche pubblicate dall’ANIA, relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., la principale forma di intermediazione in termini di market share per i rami danni si conferma essere il canale agenziale (76,3%), in diminuzione rispetto a quanto rilevato alla fine del IV trimestre del 2016 (77,1%). In particolare i rami nei quali il canale agenziale risulta mediamente più sviluppato sono i rami R.C. Veicoli marittimi (94,3%), R.C. Auto (85,8%), R.C. Generale (82,1%) e i rami Altri danni ai beni e Cauzioni (79,6%). Volumi di business molto ridotti per gli agenti si riscontrano invece nei rami Corpi veicoli aerei (11,8%), Corpi veicoli marittimi (13,6%) e R.C. Aeromobili (13,8%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 87,9%, 85,7% e 86,1%.

Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari al 9,3%. Oltre a quelli già menzionati, il ramo in cui l’intermediazione dei broker è molto rilevante sono le Merci trasportate (41,1%). Va evidenziato, comunque, che il peso dei broker è sottostimato, in quanto non considera una quota importante di premi (stimata per il totale danni nel 2016 in 25,8 punti percentuali) che tali intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Assumendo che questa incidenza sia applicabile anche per il 2017, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 50,5% mentre quella dei broker salirebbe a 35,1%.

Gli sportelli bancari con una quota di mercato del 6,1% (5,5% alla fine del 2016), sono in aumento e sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi nei rami Credito (31,1%) e Perdite pecuniarie (46,0%). Rivestono tuttavia un ruolo importante (e in crescita tendenziale) anche nei rami Malattia (13,1%), Infortuni (11,7%), Tutela legale (9,5%), Incendio ed elementi naturali (8,6%) e Assistenza (8,8%).

La vendita diretta nel suo complesso (Direzione, Vendita telefonica e Internet) a fine 2017 registrava un’incidenza del 7,9% (era 8,0% la quota rilevata alla fine di settembre 2016). Facendo riferimento al dettaglio delle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, risulta che alla fine del terzo trimestre 2017, le agenzie in economia pesavano per il 3,6% (come nel 2016), mentre pesava per il 3,2% il canale internet (3,0% nel 2016); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori online risulta pari all’1,3%: in particolare nel settore Auto tale valore è pari al 2,5% mentre più bassa e prossima allo 0,2% è la stessa quota relativa agli altri rami danni. In particolare i rami in cui, anche se marginalmente, si fa ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori online sono le Perdite pecuniarie (0,2%), gli Infortuni (0,5%), la Tutela legale (1,4%) e l’Assistenza (1,9%).

Fonte: ANIA