La tutela dai rischi rilevanti è oggetto di norme e incentivi sempre più frequenti nei piani di welfare
Il principio di mutualità tutela aziende, dipendenti e assicurazioni.

Parlare di rischi, infortuni o malattie non piace a nessuno. Meglio pensare ad altro, e così generalmente si fa. In fondo ognuno di noi desidera stare bene, far star bene i propri cari, disporre del denaro necessario a curarsi in caso di bisogno, senza rinunciare a mandare i figli all’università o a pagare il mutuo, e vivere una vecchiaia sana.
Non tutto va però sempre per il verso giusto e allora possiamo permetterci di attendere i tempi del Servizio Sanitario Nazionale e aspettare 15 mesi per una mammografia, 12 mesi per una risonanza magnetica o 9 mesi per un controllo oncologico (Fonte: XIX Rapporto PiT Salute 2016 – Cittadinanzattiva)?

Dalla tutela della salute da adulti, alla protezione della salute da anziani: con l’aumentare della speranza di vita, oggi in Italia un maschio può attendersi di vivere 19 anni in condizioni di salute non buone, una femmina 22 (Fonte: Bes 2017). Un tempo lunghissimo che non ammette riflessioni ritardatarie. Peccato però che, secondo il Ministero della Salute, solamente 370mila over 65, su un totale di circa 3 milioni, possono contare su un’assistenza domiciliare per la cura a lungo termine.

La perdita di un papà o di una mamma che lavora, o la sua improvvisa inabilità, sono altri due casi che non possono essere sottovalutati: 1.076 per i maschi e 691 per le femmine sono gli importi lordi medi mensili della pensione di inabilità Inps 2016, destinata agli invalidi al 100%, che non possono più lavorare. Circa 1.500 euro al mese è invece lo stipendio medio di una persona specializzata che presta assistenza continuativa a domicilio. è, questo, un equilibrio sostenibile dalle famiglie italiane?

In questo quadro, il mondo assicurativo assume un ruolo tutt’altro che residuale nel panorama del welfare aziendale. Permettere al lavoratore, in caso di bisogno, di usufruire di una polizza sanitaria che dà diritto a visite specialistiche in tempi brevi e che rimborsa le spese mediche, o poter contare su un capitale in caso di gravi invalidità, di premorienza, o di grandi interventi chirurgici può davvero fare la differenza nella vita personale e familiare.

La tutela dai rischi rilevanti è oggetto di norme ed incentivi connessi al welfare aziendale. Oggi è possibile, ad esempio, far rientrare in un piano di welfare aziendale i contributi e premi versati dall’azienda per assicurazioni che tutelano dalla non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana o dall’insorgere di gravi malattie o, ancora, coperture in caso di morte e invalidità permanente.

Gli strumenti assicurativi si basano su un concetto, prezioso, che è quello della mutualità, un grandissimo motore di benessere che permette al lavoratore di condividere il rischio con altri «come lui» e, privandosi di poco, di non doversi mai privar di molto. I supporti conseguenti consistono nella fornitura di coperture assicurative a condizioni agevolate, fungendo l’azienda da «gruppo di acquisto» che consente economie di scala. (riproduzione riservata).

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