Net Insurance consolida la svolta industriale messa a segno l’anno scorso. La compagnia assicurativa quotata sull’Aim ha chiuso il 2017 con un utile consolidato di 6,3 milioni e un roe del 17,2% grazie al miglioramento della gestione industriale che ha realizzato un risultato tecnico di 8,4 milioni sul danni e di 3,4 milioni sul vita. I premi lordi contabilizzati sono scesi del 12,1% a 58,4 milioni soprattutto per i rimborsi verso alcuni clienti. Sotto il profilo patrimoniale Net Insurance ha registrato una crescita del livello di solvibilità, con un Solvency ratio al 141,5% per la compagnia danni (rispetto al 124,2% al 31 dicembre 2016) e per il 167,2% per la compagnia vita (rispetto al 130,2% al 31 dicembre 2016), entrambi superiori al livello di risk appetite fissati. Va inoltre registrata una sensibile diminuzione dell’ammontare degli importi dei sinistri liquidati (del 20,8% sul ramo credito e, complessivamente, del 7,4% sull’intero portafoglio). Dal punto di vista industriale l’attenzione è concentrata soprattutto sul comparto della cessione del quinto dove la quota di mercato del gruppo risulta superiore al 25%. «Seguiamo con grande attenzione anche comparti di nicchia come l’agro e il rental property, dove vediamo buone potenzialità», spiega a MF-Milano Finanza l’amministratore delegato Giuseppe Caruso. In particolare, la compagnia ha mantenuto la propria penetrazione nel settore del rental property, cioè nelle coperture assicurative offerte ai locatori per gli immobili dati in affitto. Per quanto riguarda le coperture dei prestiti rivolti ai pensionati, Net Insurance ha dato avvio nel corso dell’esercizio 2017 all’utilizzo di una nuova piattaforma di teleunderwriting; strumento questo che, riducendo i tempi di analisi del rischio, apporterà, a beneficio dei pensionati, anche un risparmio sui costi del finanziamento.
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