L’INTERVISTA

Colloquio con Simona Fumagalli country Manager di XL Catlin in Italia

Autore: Gigi Giudice
ASSINEWS 295 – marzo 2017

 

Agli inizi del 2015 fece sensazione l’annuncio dell’acquisizione da parte di XL Group, gruppo assicurativo e riassicurativo con sede a Dublino e quotato alla Borsa di New York (con un giro di affari, nell’esercizio precedente, di 7,5 miliardi di dollari), di Catlin, con sede alle Bermude e quotato a Londra, ritenuto come il più grande sindacato del mercato londinese dei Lloyd’s.

Al prezzo di 4,1 miliardi di dollari, la cifra pagata per l’acquisizione, XL Catlin si innalzava a 10 miliardi di premi netti e 17 miliardi di capitali. E, soprattutto, risultava rafforzato nel campo dei rischi politici, aviazione e energy. L’integrazione delle attività di XL e Catlin ha portato alla creazione di una delle maggiori realtà assicurative e riassicurative su scala globale in ambito specialty. Il rating di Standard & Poor’s su XL Catlin è oggi A+. Mentre quello di AM Best è A stabile. Sono andato a intervistare Simona Fumagalli, da quasi due anni country manager per l’Italia in XL Catlin. La cui sede si trova in piazza Gae Aulenti. Piazza che è ormai diventata – insieme a City Life – una delle espressioni più sorprendenti della “nuova” Milano.

Dire che è avveniristica pare aggettivo inadeguato.
Più propriamente l’ambiente, gli edifici, l’atmosfera che sono sbocciati nel capoluogo lombardo dopo l’Expo (contestatissima, more solito, prima che venisse inaugurata per poi constatarne l’incontestabile successo) confermano quanto dichiara Gillo Dorfles (107 anni, eterno guru dell’arte contemporanea), ovvero che l’architettura permane la sola forma di espressione artistica attuale in grado di reggere il confronto con i valori estetici del Rinascimento.

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