di Onofrio Giuffrè

L’Autorità bancaria europea (Eba), l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni (Eiopa) sono intervenute insieme, con un’avvertenza per i consumatori sui rischi delle valute virtuali. La Banca d’Italia ha condiviso il richiamo e lo ha pubblicato sul sito web. Le tre autorità Ue in particolare sottolineano che le valute virtuali sono prodotti estremamente rischiosi e speculativi; che la formazione del loro prezzo è spesso non trasparente; che vi sono chiari segnali di una bolla nei prezzi di queste valute o di strumenti finanziari a esse collegate; che non vi sono né forme di protezione né specifiche garanzie legali. Inoltre, le tre autorità segnalano che le piattaforme di scambio di valute virtuali non sono regolate; che possono avere problemi di natura operativa che in talune circostanze impediscono ai consumatori di comprare o vendere le valute virtuali, nonché di scambiarle con le valute tradizionali. Le autorità raccomandano ai consumatori, infine, di non convertire in valuta virtuale più denaro di quanto ci si possa permettere di perdere. Di recente si sono verificati episodi, anche gravi, di attacchi informatici alle piattaforme di scambio che hanno comportato la perdita parziale o totale dei soldi investiti in valute virtuali da parte di numerosi consumatori.
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