E’ quanto emerge dalla relazione sulla remunerazione della banca pubblicata in vista della prossima assemblea di bilancio del 27 aprile. Nel 2016 il ceo della banca aveva avuto 3,68 mln di euro. Il presidente Gros-Pietro ha percepito 906mila euro (invariato)
di Paola Valentini
A Carlo Messina, consigliere delegato, ceo e direttore generale di Intesa Sanpaolo , sono andati nel 2017 compensi per 4,053 milioni di euro rispetto ai 3,683 milioni del 2016. E’ quanto emerge dalla relazione sulla remunerazione del gruppo pubblicata in vista della prossima assemblea di bilancio del 27 aprile. Il presidente, Gian Maria Gros-Pietro, ha percepito 906mila euro, lo stesso importo dell’anno precedente.
Il gruppo Intesa Sanpaolo ha chiuso il bilancio 2017 con un utile netto contabile di 7,31 miliardi, compreso il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi ottenuto per l’acquisizione delle due banche venete. Senza questo apporto, i profitti netti si sono attestati a 3,81 miliardi (mentre escludendo anche i tributi e gli altri oneri riguardanti il sistema bancario tale voce sale a 4,45 miliardi), in aumento del 23% rispetto ai 3,111 miliardi del 2016.

E’ prevista la distribuzione di un monte cedole di 3,4 miliardi tutti cash, pari a 0,203 euro per ogni azione ordinaria e a 0,214 euro per quelle di risparmio. Il piano 2014-2017 si conclude così, come previsto, con un’erogazione totale di 10 miliardi di euro in contanti.
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