A dieci anni dal suo crollo e dalla deflagrazione della bolla finanziaria, Lehman brothers continua a far parlare di sé e a dividere gli investitori. Shelley C.Chapman, giudice di New York, ha stabilito che Lehman ha provocato danni per 2,4 miliardi di dollari (1,9 mld euro) agli investitori che detenevano titoli garantiti da mutui residenziali non sicuri. La decisione rappresenta una perdita per gli investitori, soprattutto hedge fund, che ritenevano di avere diritto a risarcimenti per 11,4 miliardi (9,2 mld euro). Il procedimento giudiziario riguarda 72.500 mutui residenzali accesi prima della crisi del 2008 i cui contratti, secondo gli amministratori fiduciari dei bond, erano pieni di affermazioni errate sui redditi di chi li contraeva, sul loro debito e sui luoghi di residenza.
Le parti non possono fare ricorso in appello. E questo in base a un accordo di schema processuale messo a punto l’anno scorso. La decisione del giudice ha creato divisioni tra gli investitori creditori della banca. BlackRock, Pacific e Goldman Sachs hanno supportato la cifra dei 2,4 miliardi, mentre gli hedge fund Tilden Park e BlueMountain puntavano a una cifra di gran lunga superiore.
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