di Paola Valentini
Boom di raccolta per le reti di consulenti finanziari a febbraio grazie alla forte crescita dei prodotti di risparmio gestito a fronte di riscatti dai conti e depositi di liquidità. Secondo i dati Assoreti le società di collocamento hanno registrato flussi pari a 3,4 miliardi di euro, con una crescita del 44,5% rispetto al primo mese dell’anno.

Se confermata, si tratta di un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi mesi: nel 2016 le reti hanno raccolto circa 15 miliardi in liquidità su 33 miliardi di raccolta netta totale. Il dato segnala comunque che condizioni di mercato in miglioramento stanno riportando maggiore fiducia tra gli investitori.

Il 92,5% delle risorse nette è andato sui prodotti del risparmio gestito, per un ammontare pari a 3,1 miliardi di euro (+73,1%), mentre il saldo delle movimentazioni sui prodotti in regime amministrato è positivo per 256 milioni di euro (-52,3%) con i titoli in raccolta sopra la parità (508 milioni) e la liquidità caduta in rosso per 252 milioni di euro (a fronte dei +336 milioni di gennaio).

La crescita del risparmio gestito ha coinvolto tutte le macro tipologie di prodotti. La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di fondi e sicav è risultata positiva per 1,4 miliardi di euro (+67,9%): sono aumentati gli investimenti destinati alle gestioni collettive di diritto estero, con risorse nette complessive pari a 1,3 miliardi di euro (+87,7%), così come il bilancio dei fondi di diritto italiano, con una raccolta netta quasi quadruplicata e pari a 107 milioni di euro.

Nel comparto assicurativo i premi netti versati ammontano a 1,1 miliardi di euro (+176,8%): quasi la metà delle risorse nette è andata sulle polizze multi-ramo (539 milioni di euro), mentre più contenuto è stato il bilancio delle unit linked (421 milioni di euro) e delle polizze vita tradizionali (154 milioni di euro).

Il saldo delle movimentazioni realizzate sulle gestioni patrimoniali individuali è stato pari a 593 milioni di euro (+21,7%). Il contributo mensile delle reti al sistema dei fondi aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta, pertanto, su un ammontare di 2,7 miliardi di euro, pari al 65,1% delle risorse nette totali confluite nel sistema fondi (4,2 miliardi di euro in base ai dati Assogestioni pubblicati nei giorni scorsi).

La raccolta netta realizzata sui titoli in regime amministrato è stata positiva, come si accennava, per 508 milioni di euro. I dati, per i quali si dispone della ripartizione per macro tipologia di prodotto, evidenziano la prevalenza degli ordinativi di acquisto sui titoli azionari (386 milioni), sugli Etf (81 milioni) e sugli strumenti del mercato monetario (202 milioni), mentre prevalgono i disinvestimenti dai titoli di Stato (-159 milioni), dai certificates (-161 milioni) e dai titoli obbligazionari (-18 milioni di euro).

A fine mese i clienti primi intestatari dei contratti sono saliti a 3,886 milioni. Il numero di consulenti finanziari abilitati, con mandato dalle società rientranti nell’indagine dell’Assoreti, è pari a 22.456 unità. Sul podio della raccolta dei primi due mesi dell’anno si piazzano il gruppo Intesa Sanpaolo con 1,2 miliardi tra Fideuram, Intesa Sanpaolo private banking e Sanpaolo Invest, seconda Banca Generali con 1,12 miliardi e terzo Allianz Bank con 788 milioni.
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