di Anna Messia
L’Ivass interviene sulle polizze legate ai pacchetti viaggio in caso di fallimento degli operatori turistici. Dopo aver riscontrato che alcune compagnie assicurative si sono trovate ad applicare condizioni contrattuali che non hanno tutelato l’assicurato, l’istituto presieduto da Salvatore Rossi ha deciso di intervenire con una lettera al mercato per fissare precisi paletti. In caso di mancato pagamento, anche parziale, dei premi da parte del tour operator, per esempio, l’assicurazione deve comunque intervenire nel risarcimento. Perché il mancato pagamento del premio da parte del tour operator (obbligato per legge ad assicurarsi o a prevedere garanzie bancarie) è una «vicenda ignota ed estranea ai viaggiatori stessi, unici portatori del rischio assicurato perché titolari di un ragionevole e qualificato affidamento sull’effettività della garanzia cui hanno aderito in occasione della prenotazione del pacchetto turistico», osservano all’Ivass. Insomma, l’interesse del viaggiatore va messo al primo posto e nel caso in cui nell’offerta della garanzie siano coinvolti intermediari assicurativi le imprese devono essere trasparenti nei confronti del viaggiatore. Casi come quelli delle polizze sui viaggi sono segnalati all’Ivass anche grazie al contact center, che proprio in questi giorni ha compiuto cinque anni di attività e che riceve in media 180 chiamate al giorno.
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