Chiusa la partita Generali, l’a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, è volato a New York per incontrare una cinquantina tra analisti e fondi istituzionali internazionali. Sulla scelta di accantonare il matrimonio con il Leone di Trieste, Messina ha incassato gli elogi di uno dei suoi principali azionisti americani, Harris Associates, che detiene il 3,6% del capitale di Intesa.

«Stavano davvero studiando una grande acquisizione», ha affermato in un’intervista David Herro, responsabile degli investimenti del fondo con sede a Chicago, «e le grandi acquisizioni non sono facili. Bisogna guardare a diversi fattori e all’integrazione. Il management deve valutare attentamente e, se ci fosse stata la possibilità di creare più valore per gli azionisti, forse lo avrebbero fatto. Ma, se le difficoltà e il rischio sono troppo alti, occorre saper indietreggiare. E per me è un segno positivo che il management abbia valutato e si sia reso conto che non era un’operazione sostenibile».

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