di Luisa Leone
L’asticella è fissata a 500 milioni. Tanto punta a raccogliere il Fondo Italiano di Investimento (Fii) attraverso il fondo di fondi dedicato alla previdenza, che è stato presentato mercoledì scorso ai rappresentanti dell’Adepp, l’associazione che riunisce le casse professionali, come anticipato da MF-Milano Finanza. Il veicolo proposto agli enti privatizzati, che potrà essere aperto anche ai fondi pensioni negoziali, prevede tre comparti: private equity, private debt e venture capital. A fare la parte del leone però sarà il primo, con una dimensione minima di 250 milioni e un target di 500 milioni.
Gli investimenti in questo comparto riguarderebbero fondi di private equity che investono in piccole e medie imprese italiane, ma anche operazioni sul mercato secondario e la possibilità di investire su veicoli concentrati non solo sulla penisola, che comunque potrebbe avere una dote esclusiva anche in questo caso, ma su tutta Europa.
Gli altri due comparti dovrebbero avere invece delle dimensioni decisamente più limitate, perché l’idea in questi settori è di co-investire con i fondi di fondi rispettivamente di private debt e venture capital già istituiti dalla sgr presieduta da Innocenzo Cipolletta.
Se questa è l’ossatura del progetto, per le modalità di scelta degli asset e per la gestione si prevede massima flessibilità, per venire incontro alle particolari esigenze degli investitori previdenziali. Nello specifico ogni cassa previdenziale o fondo negoziale potrà scegliere come suddividere l’investimento nei tre comparti in cui sarà organizzato il veicolo, decidendo per esempio se puntare su tutti o solo su alcuni. Per la governance si prevede la partecipazione di rappresentanti degli investitori sia nel comitato di indirizzo, al quale si descrivono gli investimenti prima dell’approvazione finale, che ai comitati conflitti, che esaminano eventuali operazioni in conflitto di interesse. Prevista inoltre la possibilità di rimuovere il Fondo Italiano come gestore, sia senza giusta causa che per cambio di controllo nell’azionariato o modifiche significative nella gestione.
Non solo. Per rendere meno complessa la gestione dello strumento, che consentirà di investire in asset class diverse da quelle cui sono avvezzi gli investitori previdenziali, Fii propone una reportistica su misura con comunicazione mensile del Nav e aggiornamenti semestrali sugli investimenti.
Infine, i tempi. Il team del Fondo Italiano promette solo 30 giorni per la costituzione del veicolo e successivamente un avvio immediato. (riproduzione riservata)
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