Il Gruppo Aviva ha presentato ieri a Londra i risultati 2016. A livello globale, i risultati mostrano un maggiore utile operativo, un miglioramento del cash flow, un rafforzamento del capitale e una crescita dei dividendi. L’utile netto invece è in calo del 22% a 859 milioni di sterline per la compagnia di assicurazioni britannica Aviva a fine 2016.
Sul risultato, spiega una nota, ha pesato con un impatto di 380 milioni l’approvazione di una misura da parte del Governo di Londra in materia di indennizzi, nonché l’incertezza dei mercati finanziari dovuta alla Brexit.

In particolare il Gruppo ha registrato una crescita del 12% dell’utile operativo a oltre 3 mld di sterline e il capital ratio Solvency II di fine esercizio è stato del 189%, ovvero superiore al target stabilito. Alla luce di questi risultati, il dividendo totale è salito del 12%. Inoltre grazie al surplus di capitale, è in piano un ulteriore pagamento dei dividendi e una riduzione dell’esposizione al debito nell’arco del 2017.

I nostri risultati dimostrano i benefici di una strategia diversificata e composita. Manterremo il nostro focus sulla semplificazione del gruppo, su un ulteriore rafforzamento dei business chiave e una crescita dell’utile operativo e dei dividendi. Data la forza dei nostri franchise, la nostra attenzione ai costi e la capacità di gestione del capitale, possiamo guardare al futuro con ottimismo – afferma Mark Wilson, CEO di Aviva plc. Il 2016 ha portato con sé grandi risultati anche dal settore digitale che ci permette di esprimere al meglio il nostro potenziale. Saremo gli innovatori di 320 anni nel mercato assicurativo”.

In Italia Aviva conferma l’andamento positivo registrato già nel primo semestre. Guardando nello specifico alle metriche chiave, il 2016 si chiude con un utile operativo IFRS in aumento del 9,9% a € 250 milioni (nel 2015 € 227 milioni). Cresce anche la quota di dividendo a favore della capogruppo che sale a € 90 milioni (nel 2015 € 62 milioni).

Le performance del segmento Vita sono state eccellenti e hanno contribuito in maniera significativa ai risultati del Gruppo. Il Valore del New Business registra un incremento del 39,4% e sale a quota € 151,4 milioni (nel 2015 € 109 milioni). Crescita significativa anche per il PVNBP – il valore attuale dei premi di nuova produzione – che si attesta a € 4.434 milioni segnando un aumento del 49,6%. Guardando alle aree di prodotto, i risultati più significativi riguardano i volumi with profit (+63,9%) e unit linked (+23,6%).

Anche il ramo Danni ha registrato buone performance, il COR nel 2016 si è attestato al 92,7% (nel 2015 94,3%). Migliorati il volume del business e la qualità del portafoglio, con i premi netti (NWP) in crescita del 5,9% a quota € 482,4 milioni, grazie soprattutto al contributo del business rami elementari (+14,8%).

“I risultati del 2016 parlano di eccellenti performance per l’intero business e gli indicatori chiave presentano valori mai registrati finora – commenta Phil Willcock, CEO di Aviva in Italia. Nel Vita abbiamo visto una crescita positiva sia nel canale bancario che nella consulenza finanziaria dove la Multiramo (unit linked e gestione separata) ha riscontrato notevole interesse da parte dei clienti. Relativamente al ramo Danni, siamo cresciuti nei premi netti e abbiamo migliorato il mix di portafoglio tramite  le nostre reti distributive, agenti e banche. Sono molto soddisfatto di quanto raggiunto e del grande lavoro della mia squadra.”