Non sono entusiasmanti i risultati presentati dalla Fédération Française de l’Assurance (FFA) per il 2016.

Nonostante il presidente Bernard Spitz li giudichi « soddisfacenti in un contesto difficile », i premi sono aumentati solo dello 0,4%, a 210 mld di €, contro una crescita del 4% nel 2015.

A causa di un’impennata delle catastrofi naturali, dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento dei costi dei sinistri, le prestazioni versate sono cresciute del 5,8%, a 175 mld.

Il 2016 è stato caratterizzato da una forte sinistrosità dovuta ad eventi climatici : le inondazioni di maggio e giugno nell’Ile de France, le grandinate dell’estate, la tempesta  a marzo nella Francia occidentale hanno fatto impennare i costi a 2,3 mld, una cifra superiore alla media degli ultimi otto anni (pari a 1,8 mld).

In particolare le inondazioni sono state l’evento più dannoso assicurato dal 1982, con 1,83 mld di danni indennizzati.

Ma la sinistrosità è cresciuta anche nel ramo auto: dopo una serie ininterrotta di trend al ribasso dal 1996, la frequenza  dei sinistri con danni alla persona è ripartita in salita nel 2016. Il costo medio è aumentato del 4,8% in media dal 2010 e anche il costo medio dei sinistri con danni materiali è aumentato dell’1,4% per anno nel periodo 2010-2016.

Se l’aumento del parco auto e delle tariffe (+1,2%) hanno sostenuto l’attività  (+1,8% di affari diretti), il peso dei sinistri è aumentato del 5%. Il combined ratio è passato da 103 a 104.

Quanto al vita, i premi sono calati dello 0,6% a 135 mld, di cui il 19% in unit linked.
La raccolta netta scende del 28,5% a 16,8 mld € .

Dopo un primo semestre positivo, la raccolta ha rallentato il passo nel corso degli ultimi tre mesi, caratterizzati da sostenuti riscatti.

Un solo ramo è particolarmente positivo: il settore malattia e previdenza è cresciuto del 4,6% a 22 mld (di cui 11,6 solo nel malattia).