di Mauro Romano
Il consiglio di amministrazione di Sace, presieduto da Giovanni Castellaneta, ha approvato ieri il bilancio 2015 chiuso con un utile netto di 406,7 milioni di euro in crescita del 6,2% sul 2014. L’assicurazione del gruppo Cassa Depositi e Prestiti l’anno scorso ha generato premi lordi per 483,8 milioni, in crescita del 54,8% rispetto al precedente esercizio. «Il 67,9% dei premi si riferisce a garanzie su finanziamenti erogati ad acquirenti esteri di beni e servizi italiani, il 18,1% da garanzie su finanziamenti erogati a imprese italiane per progetti d’internazionalizzazione, il rimanente 14% da cauzioni e altri prodotti», hanno spiegato ieri dalla società guidata da Alessandro Castellano, mentre «i settori industriali che hanno maggiormente concorso alla generazione di premi sono chimico e petrolchimico (18,7%), infrastrutture e costruzioni (17,7%), oil & gas (17,2%) e crocieristico (9,4%)». Miglioramenti si registrano poi nei sinistri e nel recupero crediti: nel 2015 sono stati erogati indennizzi per 258,7 milioni di euro, in calo del 23,7% rispetto all’esercizio precedente. «L’importo si riferisce principalmente a sinistri erogati a imprese italiane per operazioni assicurate da rischi di natura commerciale in Ucraina, Polonia e Russia, e da rischi di natura politico-sovrana in Iran», si legge nel comunicato, mentre «i settori principalmente interessati sono stati quelli siderurgico, meccanico e aeronautico. In crescita invece i recuperi del credito che sono arrivati a 169,3 milioni incassati da controparti politico-sovrane in particolare Egitto, Iraq, Ecuador, Cuba e Argentina, cui si aggiungono 29,8 milioni di euro i crediti recuperati da controparti private. Numeri che hanno consentito a Sace di chiudere il 2015 con un roe del 9,4%, in crescita rispetto al 7,7% dell’esercizio precedente. (riproduzione riservata)
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