Munich Re ha fissato il target per l’utile pre-tasse di quest’anno nel range tra i 2,3 (2,55 miliardi usd) e i 2,8 miliardi di euro.

Il gruppo  tedesco aveva già anticipato a febbraio che le sue guidance per quest’anno sarebbero state inferiori rispetto a quelle dell’anno scorso di 3,1 miliardi di euro. Un obiettivo che il gruppo giudica ‘ambizioso’ in un contesto di bassi tassi e calo delle tariffe. “Non possiamo contare su spese per catastrofi naturali inferiori alla media come è stato nel 2015”, ha anche precisato il ceo Nikolaus von Bomhard, che – come già annunciato – lascerà l’incarico nel 2017 al 51enne Joachim Wenning, attualmente a capo della riassicurazione vita internazionale e delle risorse umane. Nel 2015 il gruppo ha segnato utili in linea con le attese che hanno permesso di aumentare il dividendo a 8,25 euro per azione contro 7,75 euro nel 2014.

La compagnia riassicurativa ha inoltre aggiunto di aver panificato un ulteriore programma di buyback di azioni. Tra il 2016 e il 2017 riacquisterà 11 milioni delle proprie azioni per più di 1 miliardo di euro, equivalente a circa il 3,2% del capitale azionario all’attuale share price. Finora, attraverso il precedente piano di buyback, Munich Re ha riacquistato circa 5,2 milioni di azioni per circa 890 milioni di euro.

Il colosso tedesco ha già pubblicato il mese scorso i risultati preliminari del quarto trimestre e del 2015 e, nella stessa occasione, ha annunciato di voler alzare il proprio dividendo del 2015 a 8,25 euro per azione, dai 7,75 euro del 2014.