di Antonio Ciccia Messina 

La struttura sanitaria, che non ha apparecchiature adeguate a rilevare malformazioni del feto, deve informare gli interessati sulla possibilità di ricorrere a centri più specializzati. Altrimenti può essere chiamata a risarcire il danno per mancata diagnosi delle condizioni del nascituro, eventualmente nei termini per interrompere la gravidanza. E della mancata informazione risponde anche il medico, che ha effettuato la diagnosi tacendo sulla inadeguatezza delle apparecchiature utilizzate. A stabilirlo, la Corte di cassazione che, con la sentenza della terza sezione civile n. 4540 depositata ieri, ha dato torto a due coniugi, i cui difensori hanno sostenuto la colpa dell’ospedale e dei sanitari a causa della mancata informazione sulla possibilità di nuovi esami ecografici presso centri di più elevata specializzazione. Nel caso specifico i genitori hanno chiesto i danni per omessa diagnosi, ma hanno perso sia in primo che in secondo grado. Con la pronuncia in commento, però, sono stati precisati i termini dell’obbligo di informazione. «Quest’obbligo scatta», spiega la Corte, «quando la struttura non ha attrezzature adeguate e così fa credere che l’esito fornito (con gli apparecchi posseduti, ma non i più sofisticati disponibili sul mercato) sia quello effettivo, mentre è frutto delle limitate potenzialità delle macchine in dotazione». Quando un paziente si rivolge a una struttura sanitaria per esami diagnostici, la struttura è obbligata a mettere a disposizione personale sanitario preparato e attrezzature idonee ed efficienti. Se non ha le apparecchiature idonee, questo deficit organizzativo (rimproverabile solo all’ente) impone (alla struttura e al medico) di informare il paziente, cosicché lo stesso possa rivolgersi strutture in grado di rispondere ai bisogni. In sostanza la legge non impone sempre e comunque alla struttura sanitaria e al medico di indirizzare una paziente al centro ecografico più specializzato: quest’obbligo scatta quando le apparecchiature tecniche non sono adeguate allo scopo.
Fonte: