di Andrea Pira

Anche se non fosse arrivato il rilancio di Marriott, il tentativo di Anbang di acquisire gli hotel Starwood si sarebbe comunque potuto infrangere contro il muro delle limitazioni poste dall’Ivass cinese. La catena alberghiera Usa ha accettato l’offerta migliorativa, del valore di 13,6 miliardi dollari, fatta da Marriott, contro i 13,2 miliardi della cordata a guida cinese. Ma anche la China Insurance Regulatory Commission non è convinta dei piani di espansione della compagnia assicurativa. Secondo quanto riferito da Caixin, l’authority disapproverebbe sia le mire su Starwood che l’acquisto della catena Strategic Hotel & Resort da Blackstone per 6,5 miliardi di dollari. La contrarietà dell’ente di sorveglianza si spiega con la norma che impedisce alle compagnie cinesi di investire più del 15% degli asset all’estero. Dal 2014 Anbang ha speso almeno 7 miliardi nello shopping fuori dalla Repubblica popolare, ad esempio nel Waldorf Astoria di New York e nel gruppo assicurativo statunitense Fidelity & Guaranty Life, mentre è andato a vuoto il tentativo di comprare Il Novo Banco portoghese, nato dal salvataggio di Banco Espirito Santo. Le due operazioni nel settore alberghiero avrebbero messo sul piatto ulteriori 19 miliardi, all’incirca lo stesso valore degli asset della compagnia Vita del gruppo, principale controllata assieme alla società Danni. (riproduzione riservata)
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