Uno scenario prolungato di tassi di interesse estremamente bassi, in alcuni casi addirittura negativi, è un evento mai sperimentato in precedenza.
L’eccezionalità dello scenario impone sfide nuove a tutti gli operatori economici, ma soprattutto agli assicuratori vita, i cui modelli tradizionali di business devono essere adattati alle nuove condizioni macroeconomiche e finanziarie.
Un recente Report dell’Associazione di Ginevra (a cura di Daniel H. HOFMANN) fa il punto sulle implicazioni dei bassi tassi di interesse per l’attività assicurativa, evidenziando – in particolare – le conseguenze sul ruolo economico e sociale svolto dalle imprese di assicurazione come investitori istituzionali di lungo termine e operatori primari nel settore della previdenza.

Sia nei Paesi avanzati sia in quelli emergenti, i tassi di interesse nominali e reali sono da diversi anni in calo e hanno ormai raggiunto livelli mai registrati in precedenza.

Vi sono molteplici fattori alla radice di questa tendenza, dalle misure non convenzionali di politica monetaria alle iniziative assunte dai Governi per contrastare gli effetti della crisi finanziaria globale.

Probabilmente, da questo scenario  nessun settore economico ha subito un impatto maggiore di quello assicurativo, in particolare l’assicurazione vita. Più a lungo si protrarrà la situazione di bassi tassi di interesse, maggiore sarà il numero di imprese assicuratrici vita non in grado di mantenere un livello soddisfacente di redditività e ad avere difficoltà nel rispettare i livelli patrimoniali regolamentari.

Tuttavia, viene segnalato nel Report dell’Associazione di Ginevra, sarebbe sbagliato generalizzare. Le strutture dei mercati assicurativi variano da Paese a Paese, così come l’esposizione delle diverse imprese vita a una situazione di tassi di interesse estremamente bassi.
In più, il management ha a disposizione una serie di strumenti per affrontare gli impatti di un simile scenario, tra cui la diversificazione di portafoglio, la modifica dei prodotti, la riduzione dei costi, un migliore utilizzo del capitale, una più sofisticata  gestione dei rendimenti degli investimenti.

In ogni caso, quello che l’attuale scenario rischia di compromettere è il ruolo sociale ed economico dell’industria assicurativa. Tradizionalmente, gli assicuratori vita sono stati fornitori di capitale di lungo termine all’economia reale e hanno sviluppato soluzioni efficienti nel campo della previdenza complementare. Queste funzioni sono messe a rischio, in una fase critica in cui le banche tendono a ridurre i fondi a lungo termine all’economia e il settore pubblico sta riducendo il suo ruolo nella previdenza di base.

Il Report dedica un primo capitolo alla descrizione dello scenario macroeconomico attuale, cui fa seguito una descrizione puntuale del ruolo delle imprese di assicurazione come investitori istituzionali e l’impatto che, su tale ruolo, ha la regolamentazione.

Segue un terzo capitolo dedicato agli impatti di uno scenario prolungato di bassi tassi di interesse e un quarto incentrato sulle opzioni a disposizione del management per reagire a tale situazione.

Chiude il documento un capitolo dedicato alle prospettive e alle conclusioni.

Fonte: ANIA