di Andrea Pira
La gara di rilanci tra Marriott e la cordata guidata dai cinesi di Anbang per l’acquisizione degli hotel Starwood continua. L’ultima proposta della compagnia assicurativa cinese ha valutato la catena statunitense di alberghi e hotel 14 miliardi di dollari contro i 13,6 di Marriott, con i quali all’inizio della scorsa settimana la partita sembrava essersi chiusa una volta per tutte.

La nuova offerta di Anbang è pari a 82,75 dollari per azione in contanti mentre quella dei concorrenti, che avevano raggiunto un accordo con Starwood lo scorso novembre, si ferma a 79,53 dollari e si compone di una parte cash e una parte in titoli. La compagnia fondata nel 2004 da Wu Xiaohui, marito di una nipote di Deng Xiaoping e già proprietaria del Waldorf Astoria di New York, non intende quindi mollare la presa e neppure i dubbi dell’autorità di vigilanza sulle assicurazioni sembrano frenare le ambizioni di espansione. Il corrispettivo cinese dell’Ivass italiana, come emerso nei giorni scorsi, sarebbe orientato a opporsi all’acquisizione di Starwood sia all’acquisto della catena Strategic Hotel & Resort da Blackstone per 6,5 miliardi di dollari. Per il regolatore c’è infatti il rischio che con le due operazioni Anbang possa superare il tetto del 15% degli asset in investimenti all’estero permessi alle compagnie cinesi (riproduzione riservata)
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